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Le 5 migliori scarpiere in commercio nel 2021: prezzi, opinioni, consigli

  • October 14,2024
  • Brigida Sabbatini

La scarpiera è la fedele alleata di chi, stanco di vedere scarpe in giro per casa o disseminate sotto il letto, vuole portare un po’ d’ordine nelle stanze dei figli o nel proprio appartamento. Questo oggetto, vero e proprio must per moltissimi italiani, ci consente non soltanto di curare l’aspetto della nostra abitazione, ma anche di garantire una maggiore aspettativa di vita alle nostre calzature.

Possiamo tra l’altro decidere di adibire una scarpiera alle nostre collezioni invernali ed una a quelle estive, dedicarne una a noi stesse ed una al marito e così via: in qualsiasi momento comunque grazie ad essa potremo sempre avere la situazione sotto controllo, sapere dove sono le nostre scarpe preferite, se abbiamo gli stivali per l’inverno o dobbiamo provvedere ad acquistarli, se i nostri bimbi sono ben equipaggiati e quant’altro.

L’innegabile utilità delle scarpiere ha contribuito negli anni alla diffusione sempre più capillare di questo oggetto che, ovviamente, le case produttrici hanno provveduto ad immettere sul mercato apportando una lunga serie di variazioni sul tema.

Oggi possiamo quindi scegliere tra prodotti di svariate forme e dimensioni, realizzati con materiali differenti, adatti ad uno stile d’arredo piuttosto che ad un altro, organizzati secondo soluzioni componibili o pensati per fornirci alternative intelligenti a quelle proposte dai modelli basic e via discorrendo.

Proprio questa grande varietà, è innegabile, a volte getta il consumatore nel panico: insomma come si fa a capire quale tra le tante possa essere la scarpiera che più si adatti alle proprie esigenze? Esiste un metodo per essere sicuri di non rimanere insoddisfatti del proprio acquisto? Risponderemo a queste domande nel corso delle prossime righe.

Scegliere una scarpiera: segreti e trucchetti

Abbiamo appena accennato della difficoltà che, almeno in certi casi, si può avere nello scegliere una scarpiera. Ovviamente non spetta a noi in questa sede dare delle linee guida circa il mero aspetto estetico del prodotto in esame: ognuno sceglierà in funzione dei propri gusti e dell’arredamento di casa.

Quello che più ci preme in questo articolo è semmai fornire a chi legge delle indicazioni di massima utili a poter stabilire a monte se il prodotto che si intende acquistare risponda o meno alle proprie esigenze e se esso possa essere ritenuto di buona qualità. Perché tutto vada a buon fine insomma sarebbe consigliabile scegliere la propria scarpiera badando a pochi e semplici criteri selettivi, ecco quali:

Modelli

Le tipologie di scarpiere ad oggi in commercio sono parecchie e, ovviamente, pensate per accontentare diversi target di clientela. Per semplificare un po’ le cose e non dilungarci troppo sull’argomento raggrupperemo tutte le varianti di prodotto oggi disponibili sul mercato in due macrocategorie: le aperte e le chiuse.

Fermo restando che non possiamo affermare che un modello sia in assoluto migliore dell’altro, spetterà all’utente valutarne pro e contro e scegliere quindi la soluzione ideale per i propri spazi e le proprie necessità tenendo in considerazione i vantaggi e gli svantaggi connessi all’uso di una scarpiera aperta o chiusa. Nel primo caso diremo che la soluzione ben si adatta soprattutto a chi abbia la possibilità di riporre l’oggetto all’interno di ripostigli, grandi armadi o luoghi chiusi in genere.

La mancanza di ante e rivestimenti ai lati o nella parte posteriore infatti riduce queste scarpiere a semplici scaffali o piani d’appoggio che, se è vero che consentono di tenere in ordine le proprie scarpe e di individuare il modello che si desidera indossare in un solo colpo d’occhio, è anche vero che espongono maggiormente il prodotto agli attacchi della polvere, cosa che ci costringe a proteggere in altri modi le scarpe (magari sotto un telo o conservandole ancora dentro lo scatolo in dotazione) o, per l’appunto, a riporle all’interno di luoghi chiusi.

Fanno parte della categoria anche i portascarpe, vale a dire speciali griglie di solito realizzate in plastica o in metallo da appendere in corrispondenza delle porte o a parete. Le scarpiere aperte in genere sono semplicissime da assemblare, spesso componibili, leggere e maneggevoli. Le scarpiere chiuse invece sono forse quelle più diffuse nelle nostre case.

Esse vengono in genere collocate in bella vista in una stanza dell’appartamento (solitamente i bagni, i corridoi, le cabine armadio o le camere da letto) e fungono anche da oggetti d’arredo. Si tratta di prodotti di norma molto robusti e con una lunga aspettativa di vita, il problema però è che spesso vengono venduti in pezzi e che quindi nella maggior parte dei casi bisognerà occuparsi del montaggio in prima persona.

Inutile dire che i modelli appartenenti alla categoria sono tantissimi, praticamente infiniti. Essi possono constare di un’anta unica, di cassetti o di ribaltine. A questo brevissimo elenco aggiungiamo una categoria bonus, per così dire, quella delle scarpiere slim. In genere si tratta di prodotti dallo spessore ridotto, perfetti per essere collocati in spazi angusti o dietro le porte.

Questa variante è pratica e capiente, ma va per sicurezza sempre bullonata a parete dato che non si contraddistingue per stabilità e, in molti casi almeno, non consente di posizionare agevolmente al suo interno modelli di calzature eccessivamente alti (con il tacco quindi o scarponcini in genere).

Adattabilità

E’ forse superfluo farlo notare ma, soprattutto se in casa si è in tanti, si renderà necessario trovare una sistemazione adeguata per una vasta gamma di calzature. Avremo infatti ciabatte, scarpe con il tacco, stivali, scarpe da trekking o da tennis e chi più ne ha più ne metta.

Questo significa che bisognerà comprare più scarpiere, ciascuna delle quali dedicata ad una precisa tipologia di calzature, oppure, orientarsi su un prodotto adattabile i cui scaffali cioè possano essere regolati in altezza o i cui ripiani possano facilmente essere impilati. L’adattabilità, per fortuna, è un fattore tenuto in ampia considerazione dalle aziende produttrici: con un po’ di pazienza quindi non sarà difficile trovare la soluzione che più si adatti ai nostri bisogni…

Capacità

Ed ecco un altro punto di fondamentale importanza nella selezione della scarpiera perfetta, la sua capienza. Quante calzature potremmo custodire al suo interno? Che tipo di scarpe possediamo (altro è dover riporre delle ciabattine o delle infradito che nella peggiore delle ipotesi possono essere disposte in piccoli spazi extra ricavati qui e là, altro è dover posizionare scarpe di pregio, larghe o allungate sui tacchi)?

Normalmente sull’imballaggio della scarpiera le aziende produttrici riportano un’indicazione, di massima sia chiaro, circa il numero di paia di scarpe che essa potrà ospitare. Ora teniamo presente che la scarpiera ideale avrebbe capacità pressoché illimitate, ma noi dobbiamo comunque adeguarci agli spazi domestici ed al mondo reale.

Combinati tutti i parametri sin qui elencati diremo quindi che una discriminante come la capacità potrebbe determinare il numero di scarpiere da acquistare (meglio contare preventivamente il numero di calzature da dover sistemare). In linea di massima si tenga presente che un prodotto aperto che misuri circa un metro in altezza e poco meno di due metri di larghezza per una quarantina di centimetri di profondità potrebbe contenere anche una settantina di paia di scarpe.

Una scarpiera chiusa di dimensioni più compatte invece (poniamo il caso della classica struttura le cui misure si aggirino sulla sessantina di centimetri di altezza ed i 45 circa di larghezza) e magari dotata di tre scaffali non conterrà che sei paia di scarpe al massimo.

Un fattore che in qualche modo influenza la capacità di questo prodotto è la modalità di disposizione prevista per le calzature: quando esse verranno posate in orizzontale lo spazio necessario alla loro custodia sarà sicuramente superiore rispetto a quello richiesto da una collocazione obliqua.

Quando si valuta la capacità di una scarpiera si tenga infine presente che prodotti più alti vanno consigliati a chi ha poco spazio calpestabile, prodotti componibili a chi non ha questo problema ma possiede una vasta gamma di calzature e prodotti con minori pretese a chi ha poca roba da conservare (magari perché acquista per una casa di villeggiatura).

Aspetto

Abbiamo già detto prima che non ci occuperemo dell’aspetto delle scarpiere in senso stretto anche perché in fatto di gusti alla fine l’ultima parola spetta sempre a chi compra. Niente però ci vieta di far notare a chi legge che ad oggi in commercio esistono svariate tipologie di prodotti.

Si tenga quindi presente che, almeno in linea di principio, le laccature lucide andranno abbinate ad ambienti e mobili di stile moderno mentre tinte più opache andranno bene per qualcosa di contemporaneo ma non eccessivamente estroso ed infine che il legno si adatterà soprattutto al gusto classico.

Chiaramente il colore e lo stile dovranno avvicinarsi alle scelte compiute nella restante parte dell’appartamento o almeno in una data stanza. Chi volesse infine potrebbe optare anche per una delle tante scarpiere con anta a specchio che ben si sposi con gli ingressi e le stanze da letto e che inoltre produca l’illusione ottica di un ambiente più grande del reale.

Chiunque avesse infine necessità di collocare la sua scarpiera nei ripostigli, nei garage, all’interno di armadi o in luoghi non visibili farebbe bene a prediligere linee minimal ed essenziali.

  • Come scegliere una scarpiera
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