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Il soggiorno, la stanza più comoda e “social” della nostra casa….

  • January 25,2026
  • Brigida Sabbatini

Il soggiorno, la stanza più comoda e “social” della nostra casa….

Entriamo in soggiorno, la stanza in cui si legge meglio il carattere di tutta la casa: apriamo con un’immagine gradevole, divani morbidi, mobili eleganti e un’atmosfera tranquilla. Uno spazio ben diviso e ben attrezzato che fa immaginare più in là, nel resto della casa, altri spazi confortevoli e giusti. Sappiamo bene però che non sempre le cose vanno così lisce. Quando si mette su casa o ci si accinge a sistemare quella che si ha, le difficoltà sono moltissime. La nostra proposta allora è questa: camminiamo insieme attraverso il soggiorno suggerendo soluzioni possibili a quelli che sono un po’ i problemi di tutti.

La stanza preferita della casa

Il modo più facile per immaginare un soggiorno ideale per noi potrebbe essere questo: stendiamo una specie di diario delle nostre giornate coprendo tutto l’arco delle ventiquattro ore. Naturalmente ognuna delle persone che vivono con noi compilerà il proprio piccolo diario, che alla fine confronterà con quello degli altri, cane o gatto compreso, visto il numero degli animaletti che oramai abitano nelle nostre case. Dal confronto di tutti i “diari” ricaveremo un elenco chiaro di tutto quanto finirà per gravitare intorno al locale di soggiorno, il quale dovrà adeguarsi con duttilità alle svariate esigenze. È probabile che facendo questa sorta di “ricerca”, si scoprano attività contemporanee, magari non compatibili tra loro, di due o più persone; in tal caso si esaminerà la possibilità di smistarne qualcuno in altri locali, rivedendone quindi le caratteristiche. Un compito che richiede la massima concentrazione, come per esempio studiare o preparare la denuncia dei redditi, sarà vantaggiosamente attribuito a un piccolo spazio ricavato in un locale più appartato. In mancanza di meglio anche nella nostra stessa camera da letto a tale scopo, evitando così di bloccare agli altri la tranquilla utilizzazione del soggiorno.

Con il semplice sistema descritto avremo fatto già un primo passo per non cadere vittime di vecchi e nuovi luoghi comuni standardizzati su “modelli d’arredo” che magari non corrispondono appieno ai nostri bisogni. Ma non è neppure detto che a cadere in questo errore sia proprio chi crede necessario riprodurre più o meno bene il “salotto buono” del tardo Ottocento per darsi una patina di rispettabilità, poiché capita di vedere anche locali soggiorno altrettanto convenzionalmente “moderni”, nei quali ci viene sì risparmiato il lampadario a gocce, ma esso è sostituito dalla nuova lampada alla moda, piazzata nel punto adatto unicamente a far bella mostra di sé. Il prezzo che paghiamo per queste vanità o trascuratezze è oggi tanto più alto quanto più gli spazi messi a nostra disposizione dall’edilizia corrente si riducono ai minimi termini con pesanti limitazioni al loro migliore uso.

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Un ambiente tante funzioni

Lo spazio, oggi, è quello che è, cerchiamo di viverlo come più ci piace.

Conversare, leggere, pranzare, rilassarsi, magari godendosi il fuoco di un camino. In questa filosofia di vita sono evidenti le semplici regole di vita che l’hanno ispirata. Non importa se la scelta è obbligata dallo spazio a disposizione o dai soldi che si possiede, o se pure è completamente spontanea, lo spazio da destinare al nostro relax ed alla vita di relazione (il tran-tran di tutti i giorni, gli incontri con gli amici ecc.) dovrà essere più di ogni altro utilizzato in modo confortevole e libero, tenendo innanzitutto conto della necessità, qui più che mai imperiosa, di non lasciarci condizionare dalle soluzioni standardizzate, siano esse moderne o tradizionali.

Saremo certo più felici se riusciremo a non adeguarci a modelli diversi da quelli che realmente ci servono, come quelli proposti da certe immagini pubblicitarie che suppongono una disponibilità economica e di spazi più che ottimista. Per questo tendiamo sempre a ribadire quanto siano importanti e talune volte assolutamente indispensabili i professionisti dell’arredo. E’ perché sono solo loro, con la loro professionalità, con il loro estro, magari anche con la loro inguaribile fantasia a poter veramente consigliare in modo appropriato come debba essere arredato ogni ambiente della casa.

Un esempio, esplicherà ulteriormente questo indiscutibile concetto: i grandi saloni non ci sono più. Se, come normalmente avviene, il nostro ambiente soggiorno comprende anche la funzione pranzo, non potremo certo ricreare locali che scimmiottino il grande salone della ricca borghesia tipica nell’epoca a cavallo fra ottocento e novecento, nè tanto meno ci converrà (o meglio, avremo la possibilità di…) sacrificare un altro locale della casa alla funzione canonica di “sala da pranzo”, con buffet, contro-buffet eccetera. Dovremo dunque cercare di sfruttare al meglio le nuove, anche se limitate, possibilità di integrare le due funzioni, ripensando in modo fresco e originale gli spazi che costruiremo intorno al nostro vivere. Chiunque abbia vissuto qualche volta l’imbarazzo del vedere gli amici attardarsi intorno alla tavola su cui fanno brutta mostra di sé gli avanzi del pranzo, snobbando ostinatamente le poltrone predisposte per il “dopopranzo”, può capire come talvolta la zona “conversazione”, che ingenuamente identifichiamo in un divano e due poltrone, in realtà non sia sempre e comunque vincolata al meglio su queste ultime. Tentiamo quindi di fare in modo che i momenti della nostra vita di relazione, non siano costretti a spostamenti meccanici tra piccoli spazi che vengono destinati a precisi riti. Disponiamo perciò gli arredi nel modo più coerente possibile con quello che ci fa comodo, secondo i gusti personali e, ovviamente, i metri quadrati che abbiamo a nostra disposizione. Vedremo poi come proprio dai “luoghi funzionali” ben distribuiti nasce una razionale collocazione dei vari piani d’appoggio. Un gioco pericoloso, certo, ma che può risolvere numerosi problemi.

Se, ad esempio, ci piace avvicinare le due zone, pranzo e “Relax”, in modo che chi sta seduto al tavolo possa conversare agevolmente con chi è già adagiato a conversare sul divano perché non farlo? Non ne risulterà solo una maggiore comodità ma avremo la conferma che val sempre la pena di non star troppo al gioco delle tante piccole “scatole” che ci vengono offerte nelle abitazioni del normale mercato edilizio. Senza illuderci che il tutto-aperto risolva troppi problemi (quante volte abbiamo bisogno in casa di qualcosa che ci isoli?!) possiamo ritrovare il gusto di spaziare con la vista per più di quattro metri anche in un alloggio piccolo. Può far sorridere immaginare idilliache serate in cui la famiglia si ritrovi nel soggiorno, con il “capo-famiglia” intento a leggere il giornale, la gentile consorte intenta invece a lavorare a maglia e i dolci figlioletti affaccendati con i giochi sul cellulare. E’ sicuramente un quadretto rassicurante quello che illustra i vari componenti della famiglia chiusi in soggiorno e rispettivamente occupati in allegre e tranquille attività: basterebbero però due decenti, e contemporanei, programmi televisivi a mettere in crisi la nostra piacevole immagine. Per questo sarebbe bello poter tenere conto della necessità di qualche spazio individuale nel soggiorno della casa (decentrato, e di ciò parleremo altrove), senza comunque dimenticare che la zona “soggiorno” deve rispondere al ritmo delle nostre giornate e delle nostre serate, includendo tutti, amici compresi. Averli senza che la cosa ci crei troppi problemi, senza sentirsi impacciati (e affaticati) da un bel po’ di lavoro in più “per far bella figura” sarebbe davvero splendido. La cosa sarà però davvero possibile soltanto se saremo riusciti a costruirci un’organizzazione di base gradevole e giusta.

E’ ovvio che la scelta degli elementi che arredano il nostro soggiorno è condizionata dallo spazio disponibile. Una distribuzione attenta dei mobili (lo vediamo anche nelle numerose immagini di questa pagina) può aiutarci a sfruttare al meglio la superficie di un ambiente e a vivere meglio lo spazio come ci serve e ci piace. Per non sbagliare, si può incominciare con “l’indispensabile” e poi via via portare modifiche e aggiunte (una poltrona “diversa”, un tavolo per scrivere ecc..): la casa cresce con noi divenendo forse anche più bella e più giusta di quella pensata tutta in una volta. Per far questo però partendo già bene, con il metro alla mano prendiamo bene le misure.

Qualche semplice schema di ingombri e disposizioni di poltrone e divani è sufficiente per una grossolana valutazione di quanto spazio si deve prevedere per le zona conversazione del soggiorno al momento di organizzare questo nostro locale “pubblico” (il problema può anche essere capovolto, e cioè a volte la valutazione dello spazio a disposizione avviene prima della scelta di divani e poltrone da fare sulla base delle loro misure). In particolare vediamo che i mobili componibili sono una soluzione comoda anche e soprattutto per spazi ridotti per questo sono così utilizzati per i soggiorni moderni. Teniamo comunque presente che in molti casi la volontà di avere a tutti i costi divani e poltrone “identici” (il famoso “giro” di divani e poltrone per la zona conversazione) può farci trascurare le differenti esigenze personali e le conseguenti preferenze. Pensiamoci quindi due volte prima di buttare la vecchia e comoda poltrona il cui acquisto si perde nel profondo della storia familiare: vediamo invece se è possibile, eventualmente restaurandola un po’ e rinnovandone il rivestimento, trovare un angolo anche per lei.

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Lo spazio per parlare.

In soggiorno, lo abbiamo già detto, occorre spesso concentrare in un unico spazio diverse funzioni, come nell’ambiente che presentiamo qui in foto. Nelle immagini presenti in questo articolo vengono appunto messi in evidenza i vari elementi d’arredo delle varie zone: il tavolo da pranzo con le sedie; il divano, il mobile con la televisione; la piccola scrivania. È dunque evidente che nel calcolare gli ingombri e poi nel disporre i mobili (ivi compreso, un eventuale tavolino) si dovranno tenere ben presenti le proprie “vere” esigenze. Per esempio, anche i divani molto grandi, che possono rappresentare una soluzione per spazi particolari, sono scomodi se si desidera creare un gruppo affiatato di conversazione. Meglio elementi con una certa mobilità (magari addirittura separabili fra di loro), facili da spostare dove più ci torna comodo. Anche la scelta e la collocazione delle lampade (la cui luce “scende” a evidenziare le diverse zone) aiutano a definire gli spazi in modo ben preciso. Visti nell’insieme, tutti gli elementi dell’arredo si fondono ordinatamente, grazie anche al garbato accostamento dei colori.

Tra le poltrone e i divani adesso in commercio e quelle tramandateci dal passato esistono differenze talora anche notevoli. Oggigiorno, se lo spazio è poco, dei moderni divani dalla linea “asciutta” possono essere facilmente inseriti in qualsiasi soggiorno senza prendere troppo posto. Attualmente però la soluzione in verità più utilizzata nelle case degli italiani è quella del cosiddetto “divano con penisola”, perché offre la possibilità di sistemare un maggior numero di posti a sedere. Questa disposizione “ad elle” aperta sul resto dell’ambiente, permette una conversazione agevole e consente, quando sia necessario, di allargare il cerchio con altri sedili di emergenza. La disposizione ideale per parlarsi con tutta comodità infatti, quella faccia a faccia, per intendersi, sarebbe la più comoda e funzionale a questo scopo, ma i divani in questo caso, disposti fra di loro frontalmente, creano il problema di non poter utilizzare il salotto per l’utilizzo in assoluto più frequente che si fa di questo mobile: quello di appoggio rilassante per vedere la televisione.

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Lo spazio per la televisione

Ed eccoci finalmente arrivati al vero cuore “pulsante” dei moderni soggiorni: l’angolo Tv. Il progetto di ogni soggiorno che si rispetti infatti parte ormai sempre dalla disposizione del televisore e si dipana verso il resto della stanza passando prima dal salotto, per arrivare in ultimo alla zona pranzo.

Il design dei mobili da soggiorno segue ormai da molto tempo l’evolversi di questa tendenza che porta le famiglie a destinare un grande spazio per la televisione all’interno del proprio soggiorno ed infatti, a tale scopo, vengono prodotti almeno tre o quatto tipologie specifiche di mobili predisposti con lo spazio porta tv. Il tipo più utilizzato è attualmente il “componibile” che in pratica è un mobile che viene creato mettendo insieme componibili di misure diverse, in modo da creare degli spazi, chiusi ed aperti, adatti ai vari usi a cui essi sono destinati. Spendendo generalmente un po’ di più, è però possibile utilizzare, sempre allo scopo di alloggiare il televisore, anche dei capientissimi mobili libreria, i quali a quel punto saranno configurabili al meglio anche per mettervi ovviamente i libri e magari riporvi anche le stoviglie che non entrano in cucina.

Qualora si desideri invece qualcosa di molto leggero, è possibile optare per dei veri e propri mobili porta tv, in un certo senso fini a sé stessi, i quali, non sfruttano la parte di parete libera sopra al televisore, ma permettono comunque di poter essere costruiti con le numerose misure che si trovano in commercio.

Una volta deciso la tipologia di mobile che dovrà contenere la Tv, bisogna per forza considerare la posizione in cui si intende piazzarlo. Di solito a questo scopo si utilizzano gli angoli più bui della stanza, quelli in cui la luminosità delle finestre o delle luci artificiali, non tende a creare dei fastidiosi riflessi quando si guarda la televisione. Una volta posizionato il mobile nel miglior modo possibile basta trovare al salotto un posto che non sia né troppo lontano né troppo vicino alla Tv, in maniera che possa essere facilmente vista senza dare fastidio agli occhi e che renda possibile una posizione sufficientemente comoda per chi deve guardarla.

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Lo spazio per pranzare

In moltissime abitazioni la cucina non possiede più ormai uno spazio sufficiente ove sia possibile posizionare un tavolo e delle sedie abbastanza grandi da poter ospitare dei commensali aggiunti. A questo scopo è abbastanza frequente allora adibire una zona abbastanza precisa del soggiorno in cui sia possibile posizionare un tavolo, sufficientemente grande da ospitare un numero adeguato di commensali. Lo spazio pranzo in soggiorno deve avere però delle caratteristiche ben precise. Per prima cosa, deve avere delle dimensioni tali da poter ospitare con comodità un tavolo adeguato. Non c’è nulla di più imbarazzante di dover invitare degli ospiti e doverli far cenare o pranzare in uno spazio angusto e poco piacevole. Tale spazio deve poi essere sufficientemente vicino alla cucina, in modo da rendere più immediate e comode le operazioni che devono svolgersi in comunicazione fra il soggiorno e la cucina stessa. Un altro aspetto da tener presente è la luminosità. A differenza della zona Tv infatti, il tavolo da pranzo deve essere illuminato molto bene sia di giorno che di notte, e deve esserlo attraverso un tipo di luce che deve essere il più possibile “diretta”. Diciamo che se si amano i lampadari a sospensione, la zona pranzo di un soggiorno è senza dubbio il posto più adatto per posizionarne uno, specie quando ha le sue luci rivolte verso il basso. Se invece si ha una stanza dotata di una sola finestra, è probabilmente vicino a quest’ultima che andremo a posizionare il tavolo con le sedie.

L’ultima delle cose da considerare è senz’altro la proporzione della zona pranzo rispetto al resto del soggiorno. A meno che non si stia parlando infatti di una vera e propria “sala da Pranzo”, in un soggiorno moderno gli spazi destinati alle differenti funzioni a cui quest’ultimo assolve devono essere fra di loro assolutamente bilanciati. Deleterio sarebbe, ad esempio, lasciare troppo spazio ad un grande tavolo da pranzo, in un soggiorno in cui il salotto è costretto a rimanere relegato in una zona troppo ristretta della stanza. Così come sarebbe altrettanto deleterio se avvenisse il contrario e cioè che gli altri mobili del soggiorno costringessero il tavolo in una posizione defilata ed in uno spazio troppo limitato. Proprio per evitare tale problema, da qualche anno, sono in commercio numerose consolle apribili ed allungabili che aprendosi all’occorrenza, consentono di trasformare un piccolo tavolino appoggiato a parete in un comodissimo tavolo da centro stanza.

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Lo spazio per studiare o lavorare

C’è un oggetto che da qualche anno è entrato prepotentemente nelle nostre case, il computer. A dir la verità il suo uso sta già per essere in qualche modo sostituito dai moderni smartphone, ma per chi lavora o in qualche modo ha bisogno di interagire un po’ più attivamente con una tastiera, il computer rimane un accessorio di cui è impossibile fare a meno.

Ebbene, un computer, anche se può essere portatile e per questo dotato di piccole dimensioni, non è certo uno smartphone e chi ha la necessità di posizionarselo in casa, sente spesso l’esigenza di creargli uno spazio apposito dove esso possa essere perfettamente integrato ed utilizzato. A questo scopo è possibile adottare in soggiorno numerose soluzioni. La più semplice è quella che prevede l’uso di una semplice scrivania, magari appoggiata a parete, che come succedeva una volta per gli scrittoi, sia possibile utilizzare per apporgiarvi il computer con i suoi accessori. Un’altra possibilità di inserimento è data invece dalla grande versatilità che possiedono i moderni mobili componibili da soggiorno, i quali, a differenza di ciò che succedeva un tempo, possono essere facilmente progettati prevedendo al loro interno un preciso spazio dove appoggiare un computer anche di grandi dimensioni. Un’altra possibilità è data dai cosiddetti complementi: la completa portatilità degli attuali computer, abbinata alle tecnologie WiFi, non rendono più obbligatorio l’allaccio fisico degli apparecchi alla rete elettrica o a quella Internet, questo permette di utilizzare i computer in ogni angolo della casa. Per questo motivo sono ormai numerosi i piccoli mobili che si possono trovare in commercio da utilizzarsi come appoggio per il computer mentre lo si usa a letto o, come nel caso del soggiorno, mentre lo si usa comodamente stesi sul divano.

Con questo articolo abbiamo cercato di spiegare come attraverso uno sfruttamento razionale dello spazio vitale di una casa sia possibile creare degli ambienti “giorno”, comodi e funzionali. Del resto questo è il nostro lavoro.

  • Che tipo di mobili è necessario nel soggiorno
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