Tessile & Co.: 25 buone ragioni per scegliere il letto imbottito
A parte il suo originale design, la principale caratteristica del letto tessile con testata inclinata è però senza dubbio la sua comodità. La conformazione della testata di questo tipo di letto tessile infatti, agevola il suo uso specialmente durante il periodo in cui si utilizza il letto per leggere un buon libro, utilizzare lo smartphone o semplicemente per guardare la Tv. Il motivo della sua spiccata predisposizione per il comfort è facilmente intuibile: la testata imbottita, inclinata verso il retro del letto stesso, permette al corpo di assumere una posizione seduta che si presta perfettamente agli usi sopra descritti. Oltre a questo, la morbida superficie frontale della testata rende l’appoggio della schiena e della testa particolarmente confortevole fa sì che questo modello di letto tessile sia uno dei preferiti dai consumatori i quali, però, sono costretti in questo specifico caso a fare i conti con lo spazio a disposizione nella stanza. Le dimensioni di questo letto infatti sono gravate dal fatto che la testata inclinata, proprio a causa della sua forma, occupi in profondità uno spazio molto superiore rispetto a quello che occuperebbero normalmente rete e materasso. La lunghezza complessiva di questi letti può variare da un minimo di 200 cm fino addirittura ai 250 cm, a seconda del modello e dell’inclinazione della testata, dalla lunghezza del piano di riposo e dall’ampiezza del suo giro-letto.
Fu una vera e propria rivoluzione che rappresentò per tutti una sorta di “uovo di Colombo” e che permetteva uno sfruttamento dello spazio sottostante il letto mai visto prima. Il suo funzionamento si basa essenzialmente su di un sistema di leve che, coadiuvate da pistoni oleodinamici, permettono con una certa facilità ad una persona che si pone in posizione frontale rispetto al letto stesso, il sollevamento verso l’alto della rete e del materasso sovrastante. Il gruppo rete/materasso rimane ancorato dal lato della testata in modo da potersi riposizionare in maniera esatta una volta riabbassate le leve ed i pistoni che lo sostengono. Il giroletto però, per dirsi veramente “a contenitore”, deve essere obbligatoriamente dotato di un fondo che separi gli oggetti che vi si ripongono dal pavimento e questo può implicare un problema di pulizia. Sì, perchè è ovvio che questa sorta di schienale che giace in basso a racchiudere il giroletto, se non opportunamente fabbricato, può impedire la pulizia del pavimento che giace a pochi centimetri da esso. A questo scopo, diversi sono gli accorgimenti che nei letti imbottiti di qualità vengono previsti al fine di consentire una pulizia del letto contenitore e del pavimento su cui risiede. Per prima cosa, i pannelli che fungono da fondo devono essere rimovibili in modo che, in ogni caso, sia possibile accedere al pavimento sotto al letto. Secondariamente, tali pannelli devono essere forniti di una guarnizione che impedisca alla polvere di poter entrare all’interno del contenitore. L’altezza del giro-letto deve essere poi tale da consentire di poter passare l’aspirapolvere anche sotto al letto, magari senza dover tutte le volte rimuovere i pannelli. Tutti questi accorgimenti, implicano un aumento di costo di produzione pertanto, solo i prodotti di una certa qualità sono realizzati tenendo ben conto di questi criteri costruttivi. Un fattore questo da tenere nella massima considerazione quando si acquista un letto con il solo desiderio di “risparmiare”, perché ci si potrebbe pentire amaramente di non aver optato per una versione, magari un po’ più costosa ma infinitamente più pratica e salubre a livello di utilizzo.
Per ultimo (ma non ultimo), è assolutamente necessario parlare del “piano di supporto al materasso” che è quella parte indispensabile del letto imbottito, destinata a fare da appoggio al materasso e che per questo motivo può considerarsi l’essenza stessa di questo modello di letto. Generalmente, almeno in Italia, esso è costituito da un perimetro in metallo in cui sono incastrate delle doghe in legno compensato flessibile: la cosiddetta rete a doghe, che nel caso dei letti tessili con contenitore diventa, oltre che sostegno al materasso anche coperchio per il contenitore che risiede nel volume del giroletto. Per un buon riposo serve una base che sostenga correttamente il corpo e il materasso deve mantenere una certa sua elasticità. Con le doghe questa funzione è assicurata, così come è assicurato il ricircolo dell’aria (e quindi la traspirazione del materasso e del corpo) e la pulizia, elementi indispensabili per rendere salubre e pulito il luogo dove dormiamo.
Per quanto riguarda il “rivestimento” dei letti imbottiti, rappresentando esso stesso il “vestito” che ogni letto imbottito possiede, l’argomento è talmente vasto che meriterebbe un articolo a se. In questo dobbiamo per forza limitarci a dire che i rivestimenti più usati per i letti tessili sono i tessuti, le pelli e le eco-pelli, che altro non sono che tessuti “spalmati” e stampati in modo da simulare la pelle. Essendo però il “rivestimento” una parte assai importante di un letto imbottito, riteniamo sia opportuno approfondire questo tema parlandone durante la descrizione che faremo delle singole tipologie di letto tessile che andremo via via ad illustrare.
In merito al primo, pare quasi superfluo dire quanto possa variare l’estetica di un letto col variare della forma della sua testata. Di testate per letti imbottiti ne esistono tantissime, ve ne sono di alte, di basse, di larghe, di dotate di forme molto morbide o, al contrario, molto rigorose e minimali. Così com’è altresì possibile trovare testate di letto imbottito di gusto classico, di gusto moderno, oppure contemporaneo. Esistono poi, proprio come avveniva nel periodo che va dal “Barocco” e della “Belle epoque”, letti imbottiti che hanno delle parti in legno (come le cornici perimetriche ad esempio) e altri che invece sono completamente rivestiti in tessuto o pelle.
Quello che stiamo vivendo è forse il momento della più grande diffusione del letto imbottito e questo suo successo ha preso il via dalla fine degli anni settanta, quando una nota azienda brianzola specializzata in biancheria per la casa, ha dato inizio ad una produzione di letti imbottiti che ricalcavano una certa tipologia di letti francesi detti “sommier”, caratterizzati dalla presenza di basamenti in tessuto utilizzati per poggiarvi il materasso e dotati di testata imbottita in egual maniera. Essi nascono infatti dall’intuizione che le caratteristiche del “copriletto” (o meglio dall’abbinamento dei concetti Piumone-trapunta-sacco, con quelli relativi a morbidezza e varietà dei colori) potevano estendersi a tutta la struttura del letto, che veniva così rivestita completamente in tessuto offrendo numerosi vantaggi come la comodità, la molteplicità di varianti disponibili nonché la praticità di uso e di manutenzione. Visto il successo di tale prodotto, molte altre aziende, italiane ed europee, seguirono questo filone industriale, dando vita ad un trend importante capace costantemente di aumentare di intensità fino ad arrivare ai massimi odierni.
Durante il Medioevo ed il Rinascimento, l’abitudine di imbottire il luogo in cui si poggia la testa durante il sonno, nonché di riempire nello stesso modo anche la parte di letto che sostiene il vero e proprio giaciglio, era andata abbastanza dimenticata, per essere ripresa ampiamente più tardi, nel diciassettesimo secolo, periodo in cui il letto tessile tornò di gran voga specie nelle versioni più elaborate e vistose tipiche del “Barocco”. Da quel tempo in poi, il letto imbottito ha superato, fra alti e bassi, le mode susseguenti, fino ad arrivare agli anni ’60 del ‘900 in cui è iniziato a diventare il prodotto popolare che è adesso.
Torna al menu della pagina
Il letto tessile con giro-letto sottile sollevato
Per chi ama la pulizia delle linee e della stanza in cui si dorme, ecco il letto imbottito capace di far innamorare sia per il suo design che per il suo comodo utilizzo.
I letti di questa tipologia produttiva portano all’estremo la linearità espressa dal minimalismo tanto in voga negli ultimi decenni. Prima ispirati alle atmosfere orientali, adesso rappresentano l’essenzialità del design moderno, grazie ad una sobrietà di stile che accontenta soprattutto i palati più esigenti e raffinati.
Questo tipo di letto tessile si sviluppa attraverso il piano di sostegno al materasso (solitamente una robusta rete a doghe) che, diventando esso stesso la struttura portante del letto, viene usato come aggancio per la testata. Tale morfologia consente al piano rete di rimanere sospeso da terra attraverso dei supporti verticali che, quasi sempre costituiti da solidi piedi in metallo o legno, sostengono il peso dell’intero letto. Il fatto di rimanere in qualche modo “rialzato” e quindi vuoto sotto, permette a questo letto di essere preferito da chi pretende giustamente di poter effettuare una pulizia veloce e profonda degli ambienti domestici. In verità però, il design di questi prodotti è talmente bello, elegante e leggero da incontrare i gusti di chiunque ami la linearità del mobile moderno.
Un letto tessile di questo tipo infatti, pur mantenendo una notevole valenza stilistica, non appesantisce mai gli ambienti dove viene collocato e, grazie alla sua stessa tipologia strutturale, mantiene delle dimensioni molto contenute che permettono di collocarlo anche in ambienti molto ristretti. Un aspetto determinante circa il design di questi letti tessili è rappresentato dai piedi (o gambe che dir si voglia) i quali, pur essendo componenti in fin dei conti piuttosto minuti, assumono quasi sempre un’importanza notevole nell’aspetto complessivo che il mobile assume. Essi possono essere costruiti in legno, in metallo, in plastica, in Plexiglass e in tutti quei materiali capaci di rispondere adeguatamente alle sollecitazioni dovute al peso di due persone e del loro movimento, del peso della rete a doghe e del materasso. Ogni materiale che si decida di utilizzare deve essere in qualche modo declinato in una forma che si intoni perfettamente col design complessivo del letto e questo, purtroppo, non è sempre così scontato. Il letto mostrato in questa foto ad esempio, possiede dei piedi che si integrano per forma e colore alle forme stondate e morbide del letto imbottito che essi sostengono; il loro spessore è però esilissimo e per ottenere una robustezza adeguata in uno spessore così minuto si è dovuto ricorrere ad un materiale dotato di altissima resistenza come l’acciaio. Il suo utilizzo ha però consentito di raggiungere un aspetto complessivo elegante e ricercato che diversamente sarebbe stato davvero difficile da ottenere.
Torna al menu della pagina
Il letto imbottito con giro-letto in legno
Evoluzione del letto imbottito di tipo “classico”, questo letto anziché possedere una cornice perimetrica verticale a contorno della testata, come era un tempo, ha una solida cornice orizzontale che funge proprio da giro-letto. Anche questo modello di letto tessile, come del resto tutti gli altri di cui parleremo, ha una propria ragione di esistere. In questo caso infatti ci si trova di fronte ad un letto che, dotato di un piano rete che funge anche in questo caso da struttura portante (quindi è di supporto anche per la testata), consente di sviluppare il suo design in maniera molto fine ed elegante. Al bando dunque le morbidezze dell’imbottito, almeno per quanto riguarda la parte bassa del letto, a vantaggio di tre distinti fattori: una maggiore facilità di pulizia, una maggiore facilità di manutenzione, la possibilità di coordinare il legno (o comunque il colore) del giro-letto con gli altri elementi presenti nella stanza come l’armadio ed il gruppo comò e comodini. Come si vede da questa foto infatti, è quasi obbligatorio, con questo modello di letto, abbinare opportunamente toni ed essenze in maniera da creare un “coordinato d’insieme” nell’arredo della camera matrimoniale. Questo, a pensarci, è un tantino in contraddizione con quelli che sono i criteri per cui si sceglie di solito un letto tessile: d’altronde quello di poter abbinare un letto tessile praticamente con ogni tipo di arredo, non può che essere definito un grande vantaggio… Nel caso dell’acquisto di una camera nuova però, la possibilità di far convergere tutti gli elementi d’arredo (armadio, letto, gruppo comò e comodini) verso un unico “Mood” ben preciso, definito a priori e molto evidente, è senz’altro un motivo di soddisfazione. Vi è poi da esaminare l’aspetto prettamente “pratico” che concerne questa tipologia di prodotto d’arredo, per il quale vale la pena spendere qualche parola. Il cosiddetto giro-letto (cioè il perimetro che funge da cornice e sostegno per il “piano rete” ed il materasso stesso, infatti, nei letti moderni risiede quasi sempre in una posizione molto bassa, vicina al pavimento, così come avviene nelle suppellettili di questo tipo di provenienza orientale. Questa assoluta vicinanza al pavimento ha il pregio di rendere molto comodo e confortevole l’uso del letto specie in fase di riposo ma ha ovviamente lo svantaggio di rendere il mobile stesso più soggetto a sporcarsi. Con il giroletto in legno questo problema non esiste: esso rimane quasi sempre rialzato da terra consentendo, come abbiamo detto, la massima facilità di pulizia; esso è meno soggetto a sporcarsi proprio perchè rimane sollevato rispetto al suolo e, come se non bastasse, la sua superficie liscia priva di tessuti e imbottiture impedisce allo sporco di attaccarlo e permette una pulizia immediata di ogni tipo di sporco (specie quello asciutto della polvere) con un semplice straccio. Anche in questo caso però, bisogna da fare massima attenzione al design del prodotto: un letto tessile di questo tipo deve essere sottile, bello ed elegante e mai apparire come un imponente arredo di gusto classico! Il “moderno” necessita di sobrietà, di eleganza e soprattutto di leggerezza! Particolare prudenza occorre dunque nella scelta del giroletto e delle gambe, come nel caso appena sopra descritto. Anche in questo caso infatti, pur essendo caratterizzato da ampio uso del legno non è affatto scontato che un letto tessile di questo tipo sia da fornirsi obbligatoriamente di gambe legno. Vi sono anche in questo caso, anche letti imbottiti con giroletto in legno e piedi in metallo, così come in plastica, se non addirittura in vetro! Tutto sta nel saper valutare bene il design complessivo dell’oggetto e immaginare quello che sarà l’effetto che produrrà il letto una volta posizionato nella stanza. Per fortuna, almeno ultimamente, quasi tutti i letti imbottiti di questo tipo sono forniti di gambe molto esili ed eleganti, perciò non sarà difficile operare una scelta che consenta un perfetto inserimento in ogni camera matrimoniale.
Torna al menu della pagina
Il letto imbottito con testata bassa
Quando si parla di letto tessile, si hanno in mente solitamente dei letti in cui la comodità è data dall’appoggio della schiena sulla testata quando si legge, si consulta lo smartphone oppure si guarda la Tv. In ognuno di questi casi infatti, si immagina una posizione di chi utilizza il letto che sia pressoché seduta (da qui il criterio stesso che ha animato e anima tutt’oggi i designer che si occupano di questa categoria di prodotto), un po’ come avviene nelle “penisole” dei moderni salotti angolari. Questo uso però potrebbe essere in taluni casi accantonato, per dare maggiore enfasi ad altri elementi, come ad esempio l’estetica della parete retrostante o l’altezza dei locali. Questo tipo di principio non è assolutamente da considerarsi errato: la maggior parte dei letti moderni deve infatti il suo design alla cultura orientale che, specie in Giappone, predilige letti molto bassi, con testate di dimensioni molto contenute, se non addirittura completamente privi di testata. Nella foto qui accanto è possibile vedere come sia stato possibile dare una grande importanza al decoro retrostante il letto, semplicemente dotando quest’ultimo di una testata imbottita molto bassa. L’effetto complessivo rimane comunque piacevole e si intravede come, se anche fosse stato necessario abbassare ulteriormente l’altezza della testata, il letto tessile avrebbe comunque mantenuto una linea che difficilmente sarebbe stata altrettanto piacevole utilizzando altri materiali.
I letti imbottiti con testata bassa, necessitano del rispetto di pochi ma indispensabili criteri estetici: devono innanzitutto avere dei giro-letto proporzionalmente bassi ma abbastanza ampi in larghezza, in modo da evidenziare l’effetto “orizzontale” che si è voluto dare al design dell’oggetto. Devono poi possedere delle testate forzatamente semplici, di forma regolare, in modo da formare dei veri e propri “parallelepipedi” che con il loro volume lineare ed elementare, non vadano a scontrarsi con il concetto “minimalista” che questi oggetti di forma orientale devono necessariamente avere. Sono letti dunque molto leggeri, quasi invisibili dietro i copriletti ed i lenzuoli che li tappezzano ma che non mancano di far sentire forte la loro presenza scenica grazie proprio al loro design che, per questo, deve essere univoco, evidente e molto molto definito. A questo punto è assolutamente necessaria una precisazione riguardante le misure che un letto di questo tipo deve avere. Partendo dal presupposto che un materasso matrimoniale “standard” abbia in Italia una dimensione di 160 x 190 e venga posizionato solitamente da terra ad un’altezza che varia dai 20 ai 30 cm, si può tranquillamente sostenere che un letto tessile con testata bassa debba avere un giroletto (o ring) di ampiezza almeno di 170 x 200, con il piano letto a circa 25 cm da terra e possedere una testata che possa variare da un minimo di 50 cm ad un massimo di 60. Rientrando in queste misure si rimane in quei criteri di proporzione che abbiamo precedentemente indicato e si ottiene un effetto estetico elegante ed equilibrato, proprio come avveniva un tempo per i famosi Tatami Giapponesi.
Torna al menu della pagina
Letti tessili con “Ring” piatto
Anche questa nuovissima generazione di letti deve il suo design leggero ed armonico alla tradizione giapponese. Come dei moderni “Tatami” infatti, questi letti rivoluzionano completamente il concetto di “giro-letto” imbottito di derivazione “anni ’80”, per evolversi in forme molto più sottili ed appena visibili. I letti tessili con ring piatto, si sviluppano intorno ad un piano di appoggio per il materasso che viene dimensionato opportunamente in modo da sporgere lateralmente per poi essere imbottito. Tale piano di sostegno può essere rappresentato sia da un semplice piano in compensato forato per la traspirazione (in tal caso si parla di “asse in legno” ) oppure costruito accostando un vero e proprio “anello” imbottito intorno ad una normale rete a doghe: da qui appunto il nome “ring”. La costruzione di questi letti può apparire in sé abbastanza semplice: in fin dei conti si tratta di un piano d’appoggio a cui viene fissata una testata. In realtà non è affatto così. Queste forme esili ed eleganti infatti, vanno spesso a discapito della solidità complessiva che un letto deve per forza possedere; per questo motivo questi letti devono obbligatoriamente possedere una qualità sufficiente a poter durare molti anni, nonostante la snellezza dei propri componenti. Fulgido esempio di questo indiscutibile concetto sono le gambe (o piedi) che, in questi letti, vista la sottigliezza del ring giroletto, arrivano a raggiungere delle altezze ragguardevoli (talvolta superiori ai 30 cm) e per tanto necessitano di una solidità ed una robustezza davvero notevoli, indipendentemente dal materiale che si può utilizzare per costruirle. Un discorso a parte lo merita il giroletto il quale, in questo specifico caso, diventa un vero e proprio “piano di appoggio per il materasso”. Esso deve possedere uno spessore sufficiente a sostenere il peso delle persone che vi si coricano, del materasso stesso ed anche essere capace di fornire un valido supporto all’aggancio della testata. Solitamente, questo piano è in legno ed ha dunque uno spessore non inferiore ai 4 cm (molto più spesso è 5 o 6 cm) ed è coadiuvato nella sua funzione strutturale da delle traverse in ferro che servono da supporto per le gambe e per la testata. Tale piano può essere, come già detto, intero oppure può, al contrario, contenere al centro una vera e propria rete a doghe. In quest’ultimo caso le parti di ring che solitamente sporgono lateralmente in questo modello di letto, hanno solo una funzione estetica ed il supporto strutturale è fornito dalla rete a doghe a cui sono agganciate le gambe, il perimetro sporgente imbottito e ovviamente la testata.
Torna al menu della pagina
Il letto imbottito in pelle o ecopelle
Ed eccoci arrivati a quello che è considerato un vero e proprio “Must” nel panorama dei letti imbottiti ovvero il letto in pelle o ecopelle. Questa tipologia di imbottito segue in realtà tutti gli stilemi che possono essere elencati per gli altri tipi di letto tessile; il suo particolare rivestimento però lo rende diverso dagli altri per numerosi fattori. La pelle è infatti un materiale utilizzato nell’arredo fin dall’antichità. Le sue caratteristiche di bellezza, versatilità di colore e di resistenza ne fanno infatti un materiale molto gradito in quegli ambienti, come la zona giorno e la zona notte di una casa, in cui si ha necessità di una superficie morbida che non abbia le peculiarità più caratteristiche del tessuto. Una delle ragioni per cui qualcuno predilige il letto in pelle, sta del resto proprio nel fatto che questo materiale, a differenza del tessuto, è un materiale impermeabile che non trattiene la polvere e ciò si rende particolarmente utile in quelle zone della casa in cui la pulizia è vitale. Uno dei punti deboli della pulizia di un letto imbottito sta difatti proprio nella natura del suo rivestimento che, quando è in tessuto, mantiene una certa tendenza a trattenere la polvere. Questo problema non esiste ovviamente con la pelle che, essendo dotata di una superficie liscia e continua, è facile da spolverare con un semplice panno. Stessa cosa per l’Ecopelle, che altro non è che una tela in tessuto che dopo essere stata “spalmata” con del materiale “gommoso”, viene passata attraverso delle presse che rendono la sua superficie del tutto simile a quella della pelle. Entrambi i materiali sono dunque molto pratici da utilizzare per rivestire un mobile imbottito ma necessitano anche loro di una certa attenzione. La pelle ad esempio, essendo un materiale totalmente naturale, mantiene quasi sempre la sua tendenza ad assorbile i grassi (tant’è vero che la cera è il prodotto utilizzato per ravvivarla), ciò sta a significare che le parti della testata, dove solitamente si poggia il capo, saranno nel tempo suscettibili di macchiarsi e cambiare colore. Questo problema può avvenire anche con l’ecopelle che, specie quando non è di ottima qualità, tende a presentare lo stesso problema pur essendo prodotta in materiale sintetico. Il problema più importante dell’ecopelle per così dire “economica” è però senza dubbio un altro. Essa infatti, quando viene prodotta con procedimenti industriali troppo veloci, (la vera ecopelle di qualità necessita addirittura di quattro passaggi successivi di trattamento superficiale) oppure è realizzata con materie prime scadenti, tende con l’andare del tempo ad irrigidirsi e a perdere fortemente di elasticità. Tale invecchiamento superficiale provoca dunque delle crepe le quali, rompendosi, provocano al rivestimento dei danni che non è possibile riparare in alcun modo se non rivestendo di nuovo il manufatto con un altro materiale.
Torna al menu della pagina
I letti tessili con testata impunturata o capitonnè
La testata è l’elemento che forse contribuisce di più a determinare l’estetica di un letto, specie quando è imbottito. Diretta evoluzione di una certa tipologia di letti tessili molto in voga nel diciottesimo secolo, (specie fra le classi più abbienti del periodo Barocco), questo modello di letto imbottito è caratterizzato da una serie di cuciture che servono a delineare in qualche modo il design della testata. Tali lavorazioni sono in realtà delle vere e proprie “decorazioni”, che nascevano un tempo come imbottitura per divani, poltrone o proprio per l’appunto, per testate di letti. Questa modalità di imbottitura, detta appunto Capitonné, era effettuata completamente a mano e lavorata in modo da formare delle specie di cuscinetti a forma di quadrati o lasanghe che erano tenute insieme da bottoni o da borchie. In origine il rivestimento Capitonné era costituito da piccoli Capiton (da cui ne deriva il nome) ovvero dei piccoli lembi di scarto di lavorazione della seta o della pelle che, grazie a questa lavorazione prettamente artigianale, potevano essere utilizzate anche per rivestire superfici estremamente vaste, pur mantenendo una certa elasticità. Divani, letti, poltrone e pouf con lavorazione a Capitonné ne esistono anche oggi e rappresentano alcuni prodotti d’elite di gusto classico, destinati ad arredare un certo tipo di case; il motivo tipico di queste lavorazioni viene però ripreso al giorno d’oggi anche in interpretazioni prettamente moderne. Il modello fotografato, ad esempio, fa parte di una tipologia di letti tessili presente in ben 2 collezioni differenti dei prodotti “La Casa Moderna”. Esso viene costruito con tre differenti tipi di testate e può essere fornito di altrettante tipologie di giroletto. La decorazione della testata avviene in questo caso attraverso delle piccole impunture o trapuntature che donano all’insieme un aspetto particolarmente originale. Le trapuntature in questione vengono effettuate in tre o quattro versioni differenti, a seconda della tipologia di testata che si scelga e, grazie ad alcuni eccellenti accorgimenti, permettono addirittura di sfoderare la testata con facilità, a differenza di ciò che avviene ed avveniva con le testate Capitonné. Tipicamente destinato ad un pubblico “adulto”, che pur prediligendo il mobile moderno non disdegna alcuni “richiami della memoria”, il modello di letto tessile con testata trapuntata è dunque un prodotto che può con facilità arredare diverse tipologie di case e può essere tranquillamente rivestito in tanti modelli differenti di tessuto.
Torna al menu della pagina
Il letto tessile “a profilo continuo”
Una categoria molto interessante e originale di letto imbottito è quella detta appunto “a profilo continuo”.
Si tratta in pratica di un manufatto in cui la testata ed il giro-letto formano (almeno esteticamente) un corpo unico in modo da dare alla composizione un effetto essenziale e rigoroso. Stiamo parlando probabilmente della versione più “moderna” di letto imbottito anche se, come si può notare nel modello della foto (Letto Omar, collezione Atelier, La Casa Moderna), quando si ha a che fare con forme così semplici, risulta abbastanza facile declinarle verso uno stile piuttosto che verso un altro. In questa tipologia di imbottito la testata prosegue in qualche modo il suo disegno verso il giro-letto e attraverso un escamotage costruttivo appare come un’unica struttura che serve per contenere il materasso. In realtà si tratta di un normale “ring” contornante la rete a doghe che viene unito alla testata nel punto esatto dove inizia il materasso, attraverso della solida viteria. Questa gamma di letti imbottiti esiste in commercio in tante versioni, dalle più sottili ed ergonomiche con testata inclinata, fino ad arrivare alle versioni più voluminose e “spigolose”.
In questo caso, come in tutti quelli in cui i piedi del letto lasciano il letto sospeso da terra, è la rete a doghe a fungere da struttura portante del letto. Al perimetro metallico esterno della rete vengono infatti fissati i vari modelli di gamba esistenti, poi il perimetro “ring”, che viene solitamente imbottito e che quindi “nasconde” la rete stessa, e per ultima la testata che essendo la parte più pesante del letto (dopo la stessa rete), deve essere sostenuta in maniera davvero adeguata per non incorrere in distacchi o allentamenti. Anche questo tipo di imbottito, come del resto tutti gli altri presentati in questo articolo, è facilmente personalizzabile con tante tipologie di rivestimenti, dal tessuto alla pelle ed è altresì sfoderabile quando si utilizzano rivestimenti in tessuto. La sua dimensione dipende dalla forma e dalla grandezza della rete che essi contengono, le quali, possono variare dai 160 x 190 cm (ovvero Queen size, misura matrimoniale italiana) fino ai 180 x 200 cm (ovvero King size, misura matrimoniale americana) per le varianti matrimoniali ma possono essere prodotti anche in misura singola, da una piazza e mezza nonché Francese. Quella “francese” è una misura di rete poco diffusa nel nostro paese che è una sorta di via di mezzo fra un letto da una piazza e mezza ed un letto matrimoniale la sua rete misura infatti 140 x 190 cm.
Torna al menu della pagina
Il letto imbottito con contenitore ribassato
La più importante novità di questi ultimi anni nel mondo del letto tessile, è stata senza dubbio quella del contenitore ribassato o “compatto”. Stiamo parlando di un letto con contenitore di tipo tradizionale che, grazie alla dimensione ridotta del suo giro-letto e ad una maggiore altezza complessiva del piano rete, riesce ad offrire i vantaggi di un contenitore senza nessuna delle sue piccole problematiche. Il contenitore infatti, in un letto imbottito, rappresenta quasi sempre un’ancora di salvezza per tutte quelle famiglie che, avendo a che fare con appartamenti di dimensioni sempre più ridotte, si trovano perennemente a corto di spazio dove riporre le cose. Due sono però i fattori che preoccupano molti di coloro che vogliono acquistare un letto imbottito con contenitore: il volume ingombrante (specie a livello visivo) del giro-letto e la difficoltà che molti letti provocano in chi deve occuparsi della pulizia della stanza. Questo modello di letto risolve brillantemente entrambi i problemi. Per prima cosa infatti l’altezza delle sue gambe (circa 12/14 cm) consente di entrare con estrema facilità sotto al letto con un aspirapolvere o con qualsiasi altro strumento per la pulizia del pavimento. Oltre a questo, l’altezza ridotta del giro-letto (circa 18/22 cm) dona al letto tessile in questione un aspetto molto lieve e grazioso, privo di quegli ampi volumi tipici del letto imbottito con contenitore sollevabile. Il suo volume interno, però, è ridotto e anche se l’altezza complessiva del piano letto (quella cioè della parte superiore del materasso) è leggermente maggiore rispetto ai letti tessili normalmente in commercio; esso non raggiunge che poco più della metà del normale volume interno di un giro-letto contenitore sollevabile. In questo caso quindi è da tenere presente il fatto che il modello di cui stiamo parlando porta il materasso ad un’altezza leggermente superiore a quella che è l’altezza media di un letto imbottito, ciò rende la sua linea un po’ differente dal design “orientaleggiante” che hanno solitamente i letti moderni in tessuto; una linea forse più simile a quella che possedevano i letti in passato ma che racchiude non pochi vantaggi: non è forse più comodo alzarsi da un materasso un po’ più alto da terra?
Torna al menu della pagina
Il letto tessile con “Pediera”
Questo tipo di letto rappresenta una vera e propria eccezione nel panorama dei letti imbottiti moderni. Il design di questo genere di letti infatti, riprende di solito quello che a cavallo fra gli anni ’70 e ’80, avevano assunto i prodotti di questo tipo, trainati dal marketing di alcune aziende produttrici brianzole e dal grande successo che ne è seguito. Proprio per questa sua storicità il letto tessile sarebbe dunque, quasi per definizione, sprovvisto di pediera. Quasi sempre, la linea del suo giroletto prosegue uguale sui tre lati del letto privi di testata, a formare una sorta di perimetro basso che in qualche modo serve da supporto e parte terminale al materasso, così come succede e succedeva nei “Sommier” di antica memoria.
Il letto tessile con pediera nasce proprio con la volontà di esulare dalle forme classiche di questo tipo di suppellettile, andando a recuperare le linee di alcuni dei letti del passato un po’ più remoto. L’effetto complessivo che deriva da questo tipo di progetto è effettivamente originale e senza dubbio piacevole. Il problema di questi letti è però il fatto che non sono ideati per possedere un contenitore sollevabile, perché l’apertura del contenitore presuppone che la persona che solleva la rete di trovi frontalmente al letto, cioè proprio là dove, in quest’ultimo tipo di letto imbottito, si trova la pediera. Questo però non sempre è da considerarsi un problema perchè consente, senza ombra di dubbio, di fornire il letto di una coppia di “sponde”, che lateralmente possono essere posizionate più alte da terra in modo da permettere una facile pulizia dei pavimenti.
Sono letti questi, che quando sono declinati in versione “moderna”, necessitano di un design estremamente sobrio e lineare, che non appesantisca ulteriormente la propria silhouette. Per questo motivo essi sono da preferire con rivestimenti originali e particolari in modo da rendersi complessivamente più interessanti. Quello della collezione Atelier “La Casa Moderna” presentato in foto ad esempio, è rivestito con un tessuto misto cotone e poliestere, lavorato con una finissima trapuntatura a losanghe che si ripete su tutte le superfici del letto. Tale lavorazione è appena visibile a occhio nudo ma insieme al bordino “in contrasto” che rifinisce i perimetri del rivestimento, contribuisce senza dubbio a fornire l’imbottito di un design armonico ed attraente.
Torna al menu della pagina
Il letto in tessuto con testata reclinabile e regolabile
Spesso gli elementi che compongono un oggetto d’arredo hanno tratti distintivi molto forti che dipendono a volte dal loro design ed a volte dalla loro funzionalità. E’ questo il caso di tale varietà di letto imbottito caratterizzato da un particolare tecnologico che risiede nella sua testata. Nella continua ricerca di architetti, designer e produttori, svolta allo scopo di rendere gli arredi più piacevoli e performanti, era abbastanza logica una evoluzione della testata dei letti imbottiti che utilizzasse le più moderne tecniche industriali al fine di ottenere la massima comodità possibile. In realtà quello fotografato, che fa parte della collezione La Casa Moderna, non è che un delle tante tipologie di testate reclinabili che possono essere trovate in commercio, è anzi abbastanza significativa in quanto a contenuti tecnici e di design. Tutto il ragionamento si sviluppa intorno ad un giunto snodabile con meccanismo a cremagliera che viene posizionato all’interno della testata, appena sopra all’altezza del materasso. Tramite questo giunto la testata viene in qualche modo divisa in due parti distinte: la prima, quella a cui si attacca al giroletto, rimane fissa, la seconda invece, tramite il suo giunto meccanico, può snodarsi in modo da assumere tante diverse posizioni. La testata in questo modo, diventa del tutto regolabile e consente di essere posizionata in verticale, cioè completamente distesa come nella testata sinistra qui fotografata oppure ripiegata su sé stessa come nella testata di destra. E’ facile immaginare le molteplici comodità di utilizzo che questo meccanismo permette. Innanzitutto, tramite di esso è possibile tranquillamente optare per un letto con testata bassa o alta semplicemente girando la testata verso l’alto o il basso con un semplice gesto. Dopodiché è altrettanto facile far assumere alla stessa testata l’inclinazione che in quel momento risulta più comoda per la persona che vi è coricata, a seconda se quest’ultima stia riposando, leggendo, guardando la Tv o quant’altro. Un altro elemento che caratterizza questo tipo di letti sta nella “morbidezza” del loro design. Essi infatti, proprio a causa del giunto snodabile a cui è necessario dare ampia possibilità di movimento, sono quasi sempre costruiti utilizzando imbottiture molto soffici: dei veri e propri “guanciali” che in un letto matrimoniale permettono altresì di essere regolati in maniera autonoma dalle due persone che vi stanno riposando. E’ ovvio che quando si parla di contenuti tecnologici, il fattore “qualità” risulta determinante: il giunto snodabile a cremagliera è frutto di una ricerca specifica che richiede grande esperienza nella progettazione, nella costruzione e nell’utilizzo di materiali di primissima scelta. Sarebbe perfettamente inutile acquistare un letto di questo tipo cercando di risparmiare sul suo costo; il giunto meccanico, prodotto con canoni industriali tesi al risparmio, a causa delle grandi sollecitazioni a cui è sottoposto, ben presto si romperebbe e ci potremmo trovare con un letto perfettamente inutilizzabile.
Torna al menu della pagina
Il letto imbottito con rete sollevabile “Lift”
Rete e materasso sono parte integrante della maggior parte dei letti. Nel caso però dei letti tessili o imbottiti, la rete assume una valenza (se ciò è da considerarsi possibile) addirittura maggiore! Come abbiamo detto nei letti in tessuto infatti, la rete a doghe può rappresentare addirittura la parte portante di tutta la struttura o, come nel caso dei letti con contenitore, fungere anche da “coperchio” per il box che si trova nel giroletto. Il caso specifico che andiamo ora ad esaminare rappresenta proprio una variante “migliorativa” di quest’ultimo utilizzo della rete perché nasce come “evoluzione” a cui si è arrivati allo scopo di soddisfare una precisa esigenza. Come abbiamo detto più volte, il letto imbottito viene molto spesso dotato di un contenitore apribile che si trova all’interno del giroletto. A questo contenitore si accede posizionandosi frontalmente al letto stesso e sollevando la rete a doghe la quale, attraverso dei giunti e dei pistoni oleodinamici a gas, viene ribaltata verso la testata del letto arrivando ad un’inclinazione di circa 55/60 gradi. La rete posizionata in questo modo consente dunque alla persona chinandosi, di riporre o estrarre con comodità i vari oggetti che possono essere depositati all’interno del vano. La rete a doghe, del resto, è fissata al letto nella parte retrostante, quella cioè di fronte alla testata, perché tale posizionamento è quello che consente la maggiore visibilità ed il maggiore accesso a tutti gli angoli del contenitore. Un’importantissima novità introdotta agli inizi degli anni 2000 fra i meccanismi sollevabili per rete a doghe, riguarda proprio questa tipologia di uso. Spostando i leveraggi verso il centro del letto ed aggiungendo opportunamente alcuni altri meccanismi a pistone, è stato infatti possibile fare in modo che la rete a doghe oltre che ribaltarsi verso la testata potesse essere posizionata in alto in maniera orizzontale. Come è possibile notare dalla foto il letto imbottito dotato di meccanismo Lift, permette di posizionare la rete (e quindi il materasso sovrastante) ad un’altezza di circa 65/70 cm da terra. Un’altezza dunque ideale per chi deve occuparsi tutti i giorni di “rifare il letto”! Una delle caratteristiche dei letti imbottiti è effettivamente quella di possedere un’altezza del piano di riposo piuttosto bassa, specie se confrontata con quella dei letti di una volta questa peculiarità crea qualche problema (sopratutto di schiena) a chi deve opportunamente provvedere alla sistemazione di cuscini, lenzuoli, trapunte o coperte, al di sopra del materasso. Questa tipologia di meccanismo risolve brillantemente il problema perché ponendo il piano letto in posizione orizzontale rialzata, sospesa da terra più di mezzo metro, evita di doversi chinare durante le operazioni di sistemazione e pulizia del giaciglio. Un altro esempio di come la tecnologia ed il design possono contribuire in maniera efficace al miglioramento del benessere di tutti.
Torna al menu della pagina
Il letto imbottito senza testata detto “Sommier” o Turca
Un nuovo aspetto, fresco e moderno, per un tipo di letto che già da qualche secolo è presente nelle camere di molti paesi del mondo. Sì perché il “Sommier” è un letto che si può facilmente riscontrare, sia negli arredi tradizionali europei, sia in alcuni di quelli medio-orientali e che ha ritrovato ora una nuova tipologia di interpretazione. Il Sommier originale è in realtà una struttura in legno imbottito, in cui il piano è sostenuto con cinghie o molle e sul quale può essere posizionato un materasso. Questo mobile nella versione “Turca”, non prevedeva spesso neppure di essere dotato di materasso, in quanto era realizzato in modo che funzionasse esso stesso da materasso essendo all’evenienza imbottito. Oggigiorno la versione più utilizzata è senza dubbio quella a “box contenitore”, la quale esteticamente non differisce molto dal sommier originale ma internamente e fornita dello spazio contenitore che tutti conosciamo. I motivi per cui si possono prediligere questi modelli di letti tessili sono molteplici. Essi infatti risultano particolarmente versatili e per questo motivo permettono di fare cose che altri tipi di letti non consentono. Accostando due letti sommier è possibile ad esempio formare un unico letto matrimoniale senza avere l’obbligo della posizione della testata (così come avviene quasi sempre negli hotel). Un letto senza testata consente di poter quindi adornare la parete retrostante senza problemi perché, essendo privo di testata, non creerà mai sovrapposizioni dovute al suo ingombro. Vi sono poi delle ragioni di tipo “stilistico” a direzionare le scelte di chi predilige questi letti; essi sono infatti molto facili da inserire negli arredi e, stando sotto al materasso, non creano mai imbarazzi negli abbinamenti con la biancheria e con gli altri arredi presenti nella stanza. Del resto, si tratta di un semplice “parallelepipedo” appena stondato dall’imbottitura che può essere rivestito con una fascia di tessuto “tirato”, come quello della foto, se non pure da una “gala” che, come un gonnellino, può rivestire i box contenitore per essere inseriti negli arredi in stile. Una delle ragioni principali per cui si sceglie questo tipo di letto è proprio quella che porta a considerare tale prodotto l’ideale per chi abbia necessità che il letto “sparisca” all’interno della camera in cui è inserito. Questo in effetti, è piuttosto facile da ottenere con il suo posizionamento perché la mancanza di testata e l’utilizzo usuale che si ha della biancheria copriletto, fanno sì che questo letto rimanga davvero poco in evidenza all’interno delle stanze in cui è collocato. Un ultimo ragionamento in merito a questo diffusissimo arredo è necessario farlo a proposito delle sue fattezze estetiche. Un box contenitore a Sommier può essere realizzato infatti in molte maniere e in ognuna di queste è possibile riscontrare delle precise caratteristiche. Uno dei modelli più diffusi di letto imbottito a Sommier è quello ad esempio che possiede le dimensioni esatte del materasso, il quale, in tal modo, copre completamente il letto formando quasi un corpo unico, suddiviso però esteticamente in due parti, come se fossero quasi due materassi sovrapposti. Vi sono invece letti che, per volontà stilistica, come quello mostrato in foto, sporgono lateralmente per tutto il perimetro del materasso rendendo più visibile e quindi più bella la loro silhouette. Non è detto poi che si debbano per forza incontrare esclusivamente imbottiti di questo tipo dotati di volumi importanti ed evidenti, dovuti alle dimensioni del loro box: vi sono in commercio molti letti imbottiti senza testata anche dotati di “ring” molto bassi e forniti di piedi rialzati che permettono una facile pulizia del pavimento sottostante, proprio perché mancanti del box contenitore. Vi sono poi letti imbottiti “a turca” che, pur avendo la forma di quelli dotati di box contenitore, sono privi del vano sottostante. In questo caso il perimetro imbottito ha la sola funzione estetica di nascondere la rete (e le sue eventuali gambe) rendendo l’ambiente arredato più elegante ed armonico.
Torna al menu della pagina
Il letto imbottito in stile Classico
In vari tessuti, forme e confezioni, i letti tessili sono divenuti negli ultimi decenni un prezioso complemento capace di arredare ogni casa ed essere abbinati ad ogni tipo di arredo. Leggeri e facili da usare e mantenere, i letti imbottiti sono ormai prodotti in ogni tipologia e, di conseguenza, in ogni stile. Pur essendo dunque un mobile relativamente recente, almeno nella sua moderna concezione stilistica, esso è stato comunque declinato anche in disegni che riprendono gli stili del passato. Sono questi letti che possono essere delle vere e proprie “copie” dei letti più in voga nei secoli scorsi ma che, molto più frequentemente rappresentano delle semplici “varianti” dei letti più moderni. Quasi sempre il giroletto possiede lo stesso aspetto di quelli moderni; può essere basso o alto proprio come in quelli moderni e, a parte il rivestimento che può trovarsi fabbricato con una o più “gale” intorno al materasso piuttosto che liscio in tessuto tirato, ben poche sono le differenze che vi si possono riscontrare rispetto ai ben più diffusi letti imbottiti di gusto moderno e contemporaneo. Per quanto riguarda la testata, il discorso è un po’ diverso perché è in questa parte di letto che si concentra infatti l’estro stilistico del designer che intende dare alla suppellettile un gusto un po’ differente del solito. Il principio conduttore è in questo caso quello della sinuosità delle linee, le quali, se non quando intervallate da qualche spigolo vivo (come nella foto qui mostrata) si susseguono di solito intorno a tutta la testiera del letto definendone il perimetro e quindi lo stile. Ma le forme solitamente non sono sufficienti a delineare un mobile di gusto “classico”: un mobile classico è sinonimo di decorazione, di ornamento, di guarnizione. Ed ecco che in aiuto degli stilisti torna di nuovo il “passato” a suggerire quelle strade della memoria capaci di stimolare i palati più esigenti alla ricerca di questo tipo di prodotto. E che cosa si poteva recuperare dal passato se non la lavorazione a capitonné? Essa è infatti spesso presente in questo tipo di letti, sia nelle varianti di lavorazione, per così dire “autentica” (cioè quella effettivamente fatta con bottoni e losanghe), sia in tutte le varianti più moderne che esistono attualmente in commercio, le quali, prevedono quasi sempre lavorazioni meno complicate a fronte di una completa sfoderabilità del mobile. Sì perché una delle ragioni che hanno consentito ai moderni letti classici in capitonnè di tornare di gran moda sta nel fatto che molti di questi, a differenza di ciò che avveniva in passato, consentono di sfoderare la testata, oltre che il box contenitore.
Quello della sfoderabilità del letto imbottito è un tema che meriterebbe un articolo a parte (e non è detto che non sia così in futuro) e che, non a caso, è opportuno affrontare proprio a proposito dei letti tessili di gusto “classico”. E’ abbastanza risaputo infatti, che uno dei motivi del ritorno al successo dei letti rivestiti in tessuto sta nel fatto che le moderne tecnologie industriali ne permettono oggigiorno la completa sfoderabilità; questo plus è ritenuto infatti quasi sempre indispensabile da chi acquista tale tipologia di letto perché ne migliora senza dubbio le performance in termini di praticità. Del resto, immaginarsi di dover utilizzare un letto tessile sapendolo non sfoderabile, potrebbe creare ben più di qualche preoccupazione in chi ci riposa ed è infatti per questo che quando si acquista un letto tessile (specie quelli classici, perchè quelli moderni lo sono praticamente sempre), bisogna informarsi sul fatto che possieda o meno la testata sfoderabile (il box contenitore, di fatto, è quasi esclusivamente sfoderabile)e, se non lo fosse, fare in modo di proteggere la stessa dallo sporco attraverso delle opportune accortezze. Una cosa però è certa: quando si acquista un letto di gusto classico, lo si vuole per prima cosa senza dubbio “bello” e, se tale bellezza (come spesso succede in questi casi) deve passare per forza da lavorazioni preziose come quella a “capitonnè”, si sarà senz’altro disponibili a fare un po’ di attenzione nell’utilizzo di prodotti così preziosi e eleganti piuttosto che privarsene preferendo dei “surrogati” di minor valore estetico.
Torna al menu della pagina
Il letto tessile con testata e giro-letto trapuntati a quadri
Anche questo letto può essere considerato a tutti gli effetti un “erede” della tradizione “Capitonnè” di cui abbiamo così spesso avuto occasione di parlare in questo articolo. Esso può essere catalogato infatti in tutta quella vasta categoria di letti nel cui design, piuttosto che dare enfasi alle forme, si è preferito dare valore alle lavorazioni del suo rivestimento. Quello fotografato in questa immagine può essere a buon titolo considerato un ottimo esempio di questa varietà di letti: la sua linea d’altronde è assolutamente essenziale e minimalista esso possiede dei volumi evidenti, questo è vero, ma l’assoluta semplicità delle sue linee fa sì che sia quasi naturale pensare ad un qualche ornamento che renda più originale ed interessante la sua silhouette. In questo caso si è preferito optare per una lavorazione trapuntata a quadri: un procedimento molto semplice che, grazie ad alcuni specifici macchinari (detti “macchine trapuntatrici”, le stesse che si utilizzano per le coperte), ricopre le superfici del letto con delle cuciture che formano, in questo caso, dei riquadri. L’effetto complessivo diviene così elegante ed inedito e, proprio come avveniva (e tuttora avviene) per il ben più laborioso procedimento del Capitonnè, si raggiunge facilmente lo scopo di impreziosire ed adornare delle superfici altrimenti troppo lisce e noiose. Il bello di questo moderno modo di lavorazione sta nel fatto che le cuciture riguardano esclusivamente il rivestimento del letto tessile e non vanno per nulla a toccare, e quindi a condizionare, la struttura del letto. Il vantaggio sta dunque tutto nella praticità di uso di questi letti in tessuto i quali possono essere davvero sfoderati con grandissima semplicità: si parte dal rivestimento del box contenitore, il quale si presenterà dunque in questo caso specifico come una lunga striscia in tessuto su cui appaiono tutte le cuciture formanti i riquadri, per poi proseguire con lo sfoderare la testata che, attraverso una zip o un velcro, sarà possibile “spogliare” partendo dal suo retro. Nei modelli che come questo privilegiano la sobrietà, i letti sono del resto sempre rivestiti da tessuto o altri materiali adatti a venir perfettamente “tesi” e opportunamente fermati alla sua loro struttura in modo da creare un design semplice, dunque moderno ed elegante. Le forme di questi letti in realtà, possono anche essere arrotondate, dotate di un effetto “avvolgente” oppure sagomate (magari con un “allure” un po’ più romantica); il rivestimento trapuntato, o comunque lavorato in qualche modo, quando lo si utilizza deve obbligatoriamente concorrere a creare degli insiemi progettuali equilibrati e armonici.
Torna al menu della pagina
Il letto tessile matrimoniale con testata intera
Spesso indipendentemente dallo stile a cui si rifà il letto imbottito, la presenza in un letto matrimoniale di una testata intera, piuttosto che divisa in due parti più piccole, è comunque poco influente per l’effetto generale che il mobile in questione produrrà nella stanza in cui sarà collocato. Si potrebbe sostenere che la testata “intera” restituisca un risultato più “pulito”, maggiormente scevro da orpelli e quindi preferito da chi ama il minimalismo della semplicità e della purezza delle forme, anche quando si tratta di scegliere un letto. In realtà però esistono (e non sono davvero pochi) tanti letti con testata intera anche molto lavorati e decorati, che nulla hanno a che vedere con l’idea di minimale che può esserci in un letto, ad esempio, come quello qui fotografato. Si tratta quindi quasi sempre di una questione di gusto personale. Anche dal punto di vista strutturale infatti, se anche è abbastanza giusto affermare che una testata intera si presenta più “solida” al suo normale impegno giornaliero, è anche vero che vi sono testate doppie che, pur apparendo come tali, sono in realtà sostenute da un’unica struttura che funge da schienale e che quindi possiedono le stesse caratteristiche di una testata intera. Strutturalmente si deve pensare alla testata intera di un letto, come ad un pannello, solitamente in legno, a cui viene successivamente incollata dell’imbottitura (attualmente i materiali più utilizzati a questo scopo sono il poliuretano espanso e l’ovatta sintetica), sulla quale sarà poi applicato il rivestimento in tessuto o pelle. Nel caso si stia parlando di una testata di tipo “moderno”, la maggior parte dei modelli ha la struttura completamente imbottita, mentre ne esistono altri tipi (come i letti classici dal design più simile agli originali dei secoli passati) che integrano delle parti in legno a vista. I primi sono di norma completamente sfoderabili con rivestimenti fissati con strisce di velcro oppure chiusi da cerniere “Lampo” o ancora agganciati con dei bottoni, talvolta lasciati a vista come motivo ornamentale. Per far sì che la sfoderabilità resti solamente un vantaggio e non si trasformi in un vero e proprio “incubo” è necessario che la testata sia relativamente “semplice” e che una volta tolto (e lavato) il suo rivestimento, sia facile riposizionarlo sulla testata senza incontrare grossi problemi. In questo, molto spesso, è dunque di grande aiuto possedere una testata intera, perché consente una maggiore praticità in tutte quelle operazioni di manutenzione che, testate troppo fragmentate, potrebbero in qualche maniera intralciare.
Torna al menu della pagina
Il letto matrimoniale in tessuto con testata doppia
Un’altra importante ed ampissima categoria di letti tessili è quella che comprende tutti quelli che hanno la testata suddivisa in due parti. Si tratta in realtà di una tipologia di imbottito piuttosto recente che è nata proprio quando, alla fine degli anni ’70, il letto tessile ha ripreso ad essere un prodotto molto diffuso e popolare. La caratteristica principale di questa gamma di letti (il fatto appunto di avere la testata divisa in due), può essere dovuta a numerosi fattori che concernono sia il design, sia la struttura, sia la praticità di uso di questi mobili. Ci sono letti con testata doppia che, essendo quest’ultima costituita da cuscini, devono la loro forma al fatto che due testate, oltre che apparire più “decorative” di una singola, consentono una più facile pulizia e sfoderabilità della testata. Ci sono altri letti che devono la loro testata doppia ad un preciso intento dei designer di fornire un prodotto che sia particolare ed originale, proprio a partire dall’aspetto della sua testata. Ci sono poi dei letti (e ultimamente sono in effetti molto numerosi) che hanno la testata divisa in due perché fornita di meccanismi di regolazione. In quest’ultimo caso le ragioni per cui si opta quasi sempre per la testata doppia, sono piuttosto ovvie: dovendovi dormire due persone, è infatti logico dare la possibilità ad ognuno di essi di regolare l’inclinazione della testata su cui ci si riposa in una maniera che sia del tutto indipendente dalle scelte dell’altra persona appoggiata nello stesso giaciglio. Il letto qui fotografato, ad esempio, presenta una testata che, attraverso dei solidi meccanismi a cremagliera, può essere regolata nella parte alta in modo da assumere molte diverse posizioni a seconda dell’inclinazione del cuscino. Per far sì che le due testate non sbattano contro il muro in posizione molto inclinata, esse poggiano su di un supporto che è parte integrante della testata stessa. Non è però necessario che questo supporto posteriore esista, tant’è vero che esistono tantissimi letto con testate a “inclinazione regolabile” che pur non avendo tale sostegno, svolgono perfettamente il loro lavoro. A parte il fattore “regolazione”, la scelta di optare per una testata intera o per una divisa in due parti dipende essenzialmente dal gusto di chi lo deve acquistare. Si può affermare, così come abbiamo precisato nel paragrafo relativo alle testate intere, che due testate divise, se il letto imbottito non è ben realizzato, potrebbero creare alla lunga qualche problema di solidità ma nel caso dei prodotti di alta qualità, come sono quelli delle collezioni La Casa Moderna, tale preoccupazione non esiste: i nostri sono letti imbottiti che superano numerosissimi test prima di essere messi in commercio e ciò è garanzia di grande valore produttivo.
Torna al menu della pagina
Il letto tessile con comodini e accessori estraibili
Anche nella camera da letto, specie nelle case di nuova costruzione che presentano di frequente problemi di spazio, è spesso necessario inserire suppellettili “non convenzionali” che consentano lo sfruttamento massimo di ogni centimetro a disposizione. A volte servono mobili capaci “di sparire” in un certo momento della giornata; altre volte servono mobili che si “trasformino” o che magari sappiano offrire dei vani per contenere che altrimenti sarebbero impossibili da ricavare. Questo è possibile da ottenere anche con alcuni letti imbottiti, i quali, oltre ad avere la possibilità di sfruttare il sotto-letto quale box contenitore o alloggio per cassetti, permettono, come nel caso qui fotografato, uno sfruttamento alternativo della loro testata. Sono i modelli che meglio si adattano ad ogni esigenza, soprattutto quando serve risparmiare spazio. In questo caso specifico la testata diventa un’unica soluzione compatta che, grazie al particolare design della struttura, permette alla testata di aprirsi ed allargarsi allo scopo di rendere fruibili dei comodissimi vani di appoggio laterali. Tali vani possono così sostituire dei veri e propri comodini, in tutti quei casi in cui il loro ingombro risultasse insopportabile per lo spazio a disposizione della camera da letto. Del resto essi, sono dei veri e propri scaffaletti che, ricavati dalla profondità leggermente maggiorata della testata possono essere usati sia come libreria che come portaoggetti o alloggio per delle luci snodabili. Da notare come il letto in questione, imbottito in morbida ecopelle e resistente tessuto, mantenga una giusta proporzione nonché un’eleganza degna di nota. Certamente questi sono risultati che si ottengono solo con una grande esperienza produttiva e con un’eccellente qualità dei materiali perché, quando si cerca di dotare di contenuti “tecnologici” prodotti essenzialmente semplici quali sono i letti imbottiti, l’errore può essere sempre dietro l’angolo. Prendiamo ad esempio proprio gli elementi estraibili di questo letto: essi si estraggono con un semplice movimento “premi ed apri” che facendo uscire di qualche centimetro il fianco della piccola libreria, consente a chi vuole usarla di tirarla fuori dalla testata in modo da averla a disposizione per il suo intero volume. Per far sì che questo accada e che continui ad accadere molto a lungo è assolutamente necessario che i meccanismi di apertura e le materie prime con cui è costruito il mobile siano di altissima qualità. Proprio come accade per tutti i prodotti La Casa Moderna.
Torna al menu della pagina
Il letto in tessuto con testata avvolgente
Il letto tessile in realtà, grazie alla sua grande morbidezza e al suo eccellente comfort, rappresenta già di per sé un prodotto dotato di caratteristiche capaci di creare una notevole “intimità” in chi lo usa; dote questa che, in effetti, in un arredo è abbastanza difficile da trovare. Per chi desiderasse però provare in misura ancora maggiore tutto il “tepore” che letto tessile può trasmettere, ecco che sono nati i letti imbottiti con testata avvolgente. Si tratta di soluzioni arredative di grande effetto che grazie ad un design abbastanza ricercato, il quale si rifà in minima parte anche ad alcune “linee” appartenenti al passato, riescono in effetti a creare una propria “atmosfera”, capace di trasmettere una grande idea di accoglienza e comodità. Le forme di questo tipo di letto sono quasi sempre dolci e aggraziate ed esso è dotato di elementi caratteristici che enfatizzano il concetto di comfort che desiderano diffondere attraverso sporgenze stondate ed avviluppanti che, in qualche modo, racchiudono il profilo della testata. Ne esistono in versione sia alta che bassa ma è con la testata alta che questo modello di letto riesce senza dubbio ad esprimere al meglio le proprie caratteristiche. E’ con questa forma infatti che gli elementi sporgenti laterali riescono ad assumere pienamente l’importanza che serve loro per evidenziare nel letto la sua dote di intimità: essi cingono, quasi in un tenero abbraccio, le persone che giacciono sul letto e le fanno sentire in qualche modo al sicuro durante il sonno. Il modello qui fotografato che fa parte della collezione Atelier La Casa Moderna, è dotato dei due elementi laterali avvolgenti di forma “rastremata”. Questo accorgimento risolve brillantemente alcuni dei problemi che hanno questa gamma di letti tessili, i quali, sia per le loro dimensioni generose che per le loro forme abbondanti, risultano a volte difficili da essere collocati. In questo caso specifico la forma rastremata dei “fianchi” della testata permette, per prima cosa di diminuire il suo ingombro proprio dove si presume che essa si incontri con il volume dei comodini, secondariamente permette una maggiore comodità nel raggiungere gli interruttori della luce posti a parete, nonché di poter arrivare con più agio agli oggetti posti sul comodino stesso. Un altro esempio di come il Design dei prodotti, quando è davvero di qualità, possa contribuire fattivamente al benessere di ognuno di noi.
Torna al menu della pagina
Il letto imbottito “Tondo”
Ed eccoci arrivati al modello di letto tessile che forse è più capace di stimolare l’estro ed il senso estetico delle persone. Un connubio imprescindibile che è certamente dato da un fantasioso aspetto fresco e moderno, da tanta personalità in più e dal piacere che provano coloro che hanno modo di togliersi l’intima soddisfazione di possedere un oggetto “unico” nel suo genere come è questo tipo di letto.
Iniziamo col dire che in generale esistono in commercio due tipologie di letti imbottiti tondi, quelli che possiedono sia il giroletto, che la rete e il materasso tutti e tre tondi e quelli come foto in cui un normale materasso matrimoniale è contornato da un giroletto semi-tondo che restituisce un effetto scenico molto particolare ed interessante. Entrambi i modelli possono avere una testata alta oppure bassa a seconda dello stile e del design di cui i vari modelli esistenti in commercio sono provvisti; mentre per il giroletto con rete e materasso tondi si è costretti generalmente a scegliere delle testate anch’esse curve (e che quindi non sono solitamente predisposte per essere appoggiate a parete) al giro-letto del tipo fotografato è quasi sempre abbinato un tipo di testata “piatta”, che permette di posizionare il letto normalmente a parete. Questo fattore insieme a quello relativo alla dimensione ed alla forma del materasso rendono abbastanza complicato l’inserimento di questo letto nelle stanze di dimensioni non adeguate. Sì perché, come è ovvio, sia nel caso del giroletto tondo con all’interno un materasso normale, sia nell’altro caso, stiamo parlando di letti che non possiedono proporzioni “normali” a causa proprio delle loro stondature che, in qualche modo, ingombrano spazio che con un letto di dimensioni standard non viene occupato. Il letto della foto ad esempio, fa parte della collezione La Casa Moderna e, pur contenendo un materasso di dimensioni standard (160 x 200 cm) occupa una spazio di 245 cm in lunghezza e di ben 250 cm in larghezza. Tale letto è dunque senza dubbio da consigliarsi solo ed esclusivamente a chi possiede delle stanze di dimensioni piuttosto generose, in cui lo spazio fra letto ed armadio sia superiore almeno ai 310 cm. Molto meglio non va nel caso del letto con giroletto, rete e materasso tondi. In quest’ultimo caso infatti l’ingombro complessivo diminuisce di solito sensibilmente, attestandosi intorno ai 210/220 cm ma la forma tonda del giaciglio richiede la costruzione di reti e materassi appositi che hanno delle proporzioni non comode come quelle che possono trovarsi in un materasso normale. Il materasso infatti in questo specifico modello, essendo tondo, offre una grande comodità al centro, ma risulta abbastanza scomodo nella zona della testa e delle gambe, tanto da renderlo quasi più adatto all’uso di una persona singola, piuttosto che all’utilizzo matrimoniale. Un vantaggio di questo tipo sta però nel suo possibile posizionamento; questo letto infatti, avendo anche il resto della testata perfettamente stondato a proseguire la sagoma del giroletto, non è molto adatto ad essere posizionato a parete così come si fa per un letto normale; è però molto adatto ad essere posizionato negli angoli perché riesce ad occupare degli spazi che un letto di forma rettangolare non riuscirebbe mai a sfruttare appieno.
Torna al menu della pagina
Il letto imbottito “Monoscocca”
Particolare ed avveniristico, questo tipo di letto deve in verità molte delle sue forme al design più importante degli anni sessanta e settanta, periodo in cui si era dato ampio spazio a quelle linee sinuose che in qualche modo ricordavano i primi viaggi nello spazio fatti dall’uomo. Esteticamente appare come un corpo unico rotondeggiante al cui interno viene alloggiato il materasso. Costruttivamente invece è realizzato con criteri produttivi molto simili a quelli degli altri letti moderni: un box (stavolta senza contenitore), a cui è applicata una testata che ne prosegue in tutto e per tutto le linee alzandosi da terra quel tanto che basta per crearvi un comodo appoggio per la testa di si riposa. Il suo disegno è quindi molto lineare e pulito e, per questo motivo, risulta particolarmente adatto ad essere rivestito in ecopelle o pelle, materiali che, come è noto, rendono al meglio là dove possono in qualche modo essere montati in posizione tesa. Molto precisi nel loro stile, questi letti si adattano in camere ed ambienti in cui il gusto moderno è spiccato ed evidente. Del resto, il loro design non lascia molto spazio alle interpretazioni in quanto l’assoluta mancanza di orpelli o sporgenze li rende talmente schietti e minimali da non essere inseribili con facilità in altre tipologie di ambienti. Una caratteristica abbastanza peculiare di questo genere di letto tessile sta nel fatto che la sua struttura è rivestita in ogni sua parte e questo consente di sistemare il letto staccato dalla parete, in un angolo, oppure addirittura in centro stanza, luogo in cui notoriamente sono ben pochi i letti che riescono ad esprimere al meglio la loro bellezza. Nota dolente, ma solo in alcuni specifici casi, possono essere le dimensioni di questo letto le quali, ampie e generose (il modello fotografato misura 195 x 230), sono adatte soltanto alle camere più grandi ovvero quelle superiori ai 25 mq, in cui la larghezza minima di un lato della stanza superi almeno i 4 metri.
Torna al menu della pagina
Il letto imbottito con boiserie in tessuto
Da qualche anno a questa parte sta prendendo molto piede anche l’usanza di rivestire la parete dietro al letto con pannelli decorativi in tessuto che sostituiscono in qualche modo la testata. Si tratta di vere e proprie estensioni tessili che ripetendo gli stilemi (e le tipologie di rivestimento) del box contenitore o del semplice giro-letto imbottito consente di creare degli insiemi molto eleganti e ornamentali che possono, grazie alle loro caratteristiche, aiutare anche a risolvere alcune problematiche che talune stanze possono presentare. Questo tipo di soluzioni risultano infatti utilissime per il risparmio di spazio quando si ha a che fare con stanze strette. Lo spessore dei pannelli boiserie raggiunge pochissimi cm (circa 4 quelli dei pannelli fotografati in questa immagine) e ciò permette di ottenere dei letti che, con reti e materassi di dimensioni normali (160 x 190), raggiungono la misura massima di 200 cm di lunghezza. Una dimensione veramente contenuta che può tranquillamente essere inserita in ogni stanza. Un altro aspetto fondamentale di questo tipo di arredo sta anche nel grande valore arredativo che questi prodotti hanno. Siamo alla presenza di mobili originali e particolari che in effetti sono capaci di cambiare già da soli l’aspetto complessivo di una stanza. Per questo motivo sono mobili che a differenza dei normali letti imbottiti necessitano di una certa progettazione. Il modello della collezione Atelier qui fotografato ad esempio è composto da un vastissimo assortimento di pannelli e composizioni che, grazie alla grande versatilità del suo programma, permette di formulare più di un migliaio di proposte diverse di rivestimento. A queste pannellature, dalle forme più svariate e colorate, è possibile abbinare tutti i tipi di sommier immaginabili dotati delle dimensioni più disparate, dal singolo al “king-size”, passando dall’eventualità di poter accostare senza nessun problema due letti singoli in modo da formarne uno matrimoniale. Questa versione, da non sottovalutare anche quando si ha a che fare con le stanze dei ragazzi, offre numerose possibilità anche nel campo dell’Hotellerie: molti dei moderni alberghi la adottano infatti perché consente loro di trasformare le camere da “doppie” a “matrimoniali” con un semplicissimo gesto. Le stanze in questo caso sono addobbate con grandi boiserie imbottite applicate dietro al letto, le quali hanno solitamente misure superiori di 50/60 cm rispetto alla somma delle larghezze dei due letti singoli. Quest’ultimi, una volta accostati, potranno così formare un grande letto matrimoniale che potrà godere di un’importante ed elegante testata a parete.
Torna al menu della pagina
Il letto imbottito con testata asimmetrica
Stoffe e colori sono un binomio vincente per trasformare, anche con pochi interventi, qualsiasi ambiente e quando si parla di letti tessili, questo ragionamento assume una grandissima valenza, proprio relativamente a tutti quegli abbinamenti che servono per inserirli adeguatamente nelle camere. In vari tessuti, forme e confezioni, i letti imbottiti sono infatti un prezioso complemento per arredare la casa in modo fantasioso e originale ma, per svolgere in maniera opportuna questa loro funzione, devono possedere delle caratteristiche tali da poter essere declinate nella giusta maniera. Del resto, i letti con testata asimmetrica, risultano particolarmente utili proprio quando si desidera in qualche modo “movimentare” gli arredi; essi infatti permettono un uso più versatile dei colori perchè possono vedere abbinati sulla stessa testata due zone separate rivestite in colori, tessuti e materiali differenti. Leggere ed estrose, queste testate esistono in commercio in numerose versioni che, grazie alle loro forme a volte anche bizzarre, sono capaci di rendere gioiosa ogni stanza. La loro base può essere indifferentemente un semplice ring a contorno del materasso oppure un box contenitore: la cosa importante e che questa sia rivestita in un tessuto coordinato con quello della testata e che il suo insieme risulti piacevole alla vista. Molto interessante in questo senso è il possibile abbinamento di toni che questi prodotti possono permettere all’interno delle camere, anche relativamente alle stesse pareti. Nell’esempio fotografato in questa immagine è stato utilizzato il color “salmone” preso in numerose sue sfumature, sia per il rivestimento del letto e della poltrona, sia per la verniciatura della parete. Un insieme progettuale in verità molto semplice ma dal grande valore decorativo, che appare per questo motivo capace di migliorare notevolmente la stanza dove sono posizionati tali arredi. Un’ulteriore dimostrazione di quanto, anche in scelte che sembrano in se piuttosto “banali” come quella di un letto, la figura professionale dell’Interior Designer possa risultare davvero essenziale.
Torna al menu della pagina
Ci vuole un sonno di qualità
Il letto è spesso il protagonista incontrastato di ogni camera da letto… E quando quest’ultimo è rivestito in tessuto, in pelle o ecopelle, con una grande base contenitore o una solida testata reclinabile, esso diventa ancora più importante per ogni ambiente che lo ospiti. In questo articolo abbiamo voluto dare un’ampia rassegna di quelle che sono le tipologie di letto imbottito che possono trovarsi in commercio, partendo proprio dalla collezioni di letti facenti parte della gamma La Casa Moderna. Questi fotografati sono però soltanto pochissimi esempi di tutto ciò che la nostra produzione può offrire. Sono letti solidi, belli, versatili, eleganti ed estremamente pratici nel loro utilizzo, ma soprattutto di grandissima qualità. Indipendentemente da chi lo produca infatti è importante che ogni consumatore sia informato del fatto che, quando decida di acquistare un letto tessile, stia in realtà definendo il luogo dove probabilmente passerà la maggior parte della sua vita. E questo implica l’obbligo di acquistare solo ed esclusivamente prodotti che abbiano delle caratteristiche tali da risultare solidi, salubri, pratici e molto duraturi nel tempo. I letti tessili della collezione La Casa Moderna lo sono e sono fonte di soddisfazione per i molti clienti che negli anni li hanno preferiti. Questo è lo stimolo che maggiormente ci sprona a portare avanti progetti e collezioni di prodotti sempre nuovi ed originali in modo da soddisfare un pubblico sempre più vasto.
Un compito difficile ma che porteremo avanti con grande impegno e con la sicurezza di chi svolge questo lavoro con passione e professionalità praticamente da sempre.
Categories
Articoli popolari
- Tavoli da pranzo guida alla scelta December 20,2021
- Come scegliere le sedie per il tavolo da pranzo December 11,2021
- Come scegliere la Camera da Letto: la guida passo dopo passo November 29,2021
- Scegliere il letto, guida completa. November 20,2021
L'articolo più popolare
- Come scegliere il tavolo da pranzo perfetto per il tuo soggiorno? December 02,2021
- Gli 8 errori da non fare nella scelta del divano December 23,2021
- Divano, come scegliere quello giusto: la guida December 14,2021
L'ultimo articolo
- Come Scegliere il Letto e Consigli sui Complementi December 26,2021
- Scegliere il letto singolo December 17,2021
- La scelta del letto matrimoniale giusto December 08,2021
- Come scegliere il divano: Guida Pratica Modelli e Suggerimenti November 26,2021
Leave a Comment