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Consigli d'arredo, Progettare arredamento casa moderna, Guida arredo interni

  • March 30,2023
  • Brigida Sabbatini

Come si progetta e si posiziona al meglio un armadio guardaroba bello e pratico?

Dapotete trovare il consiglio giusto per il vostro armadio.

Quante coppie si sono trovate in difficoltà a dover arredare una camera da letto e per far questo hanno dovuto lungamente riflettere e magari “guerreggiare” sulle dimensioni più giuste per il proprio armadio? Del resto la presenza di un mobile così ingombrante nella camera da letto condiziona molto la sua distribuzione e, se si potesse, a volte se ne farebbe volentieri a meno. Però avere l’armadio in camera è una comodità davvero irrinunciabile e poi, in fin dei conti, gli armadi di oggi pur essendo molto voluminosi sono anche veramente molto belli.

L’aspetto esterno assume quindi una grande importanza per chi vuole inserire in maniera adeguata ed esteticamente valida un armadio nella propria camera, ma la suddivisione degli spazi interni (ripiani, ante, cassetti) è ancor più importante per una buona sistemazione degli indumenti. Il criterio fondamentale da seguire dunque, quando stiamo decidendo l’armadio che ci accompagnerà per buona parte della vita, sta nel riservare a ogni capo uno spazio adatto che non sia troppo grande, per evitare sprechi inutili, né troppo stretto per ovvie ragioni pratiche (disordine o sgualcimento degli indumenti) e dopo confrontare ciò che abbiamo (o che avremo) da inserire nell’armadio con lo spazio fisico di cui disponiamo dentro alla stanza per alloggiarvelo.

In generale gli indumenti da donna e da uomo appesi occupano al massimo 140 cm in altezza per 50 in profondità (vedi schemi), per cui la soluzione più logica è di sistemare gli abiti di profilo in contenitori profondi 60 cm che, guarda caso, è proprio la profondità degli armadi standard. Tuttavia si possono trovare in commercio (o si possono far costruire) armadi per abiti profondi meno di 60 cm. Sono contenitori utili quando un ambiente è molto stretto, ma in questo caso il bastone appendiabiti invece di andare da un lato all’altro dell’armadio va dal fondale all’anta, fissandosi alla struttura appena sopra all’anta: gli abiti si vedono quindi di piatto e, in una larghezza di circa 120 cm (cioè in un armadio a due ante), si possono sistemare due bastoni che saranno lunghi quanto la profondità dell’armadio, cioè 45-50 cm, su ciascuno dei quali possono essere appesi 7-8 vestiti da uomo. Il vano interno di un armadio dove vanno appesi abiti e soprabiti non deve essere inferiore ai 135 cm di altezza e il vano per gli abiti da uomo non meno di 110 cm.

Per le maglie, le magliette ed i lenzuoli è bene predisporre dei cassetti o degli appositi vassoi estraibili (cm. 60 x 40), che al massimo contengano quattro capi. La biancheria in genere e gli altri indumenti ripiegabili troveranno posto su ripiani mobili, avendo l’accortezza di lasciare tra un ripiano e l’altro uno spazio di cm. 45 circa per ovvie ragioni pratiche. Gli abiti più corti, come le giacche e le camicie da donna appese, misurano dai 60 ai 110 cm in altezza. Quindi per comodità all’interno dell’armadio si possono prevedere due zone, una bassa, accessibile da terra, che servirà per gli abiti di stagione, l’altra più alta per gli abiti fuori stagione. Quando vi sarà il cambio stagione basterà sostituire gli abiti sopra con quelli sotto per avere sempre tutto a portata di mano. Oltretutto esistono in commercio degli appositi meccanismi che consentono di estrarre gli abiti che si trovano nella parte alta degli armadi senza bisogno di salire su scalette o sgabelli, quindi ogni operazione diventa davvero molto facile.

Le attrezzature interne di un armadio in fin dei conti sono molto semplici, basta qualche cassettiera per la biancheria personale e le camicie, un mobiletto attrezzato per le scarpe, e dei ripiani per la biancheria della casa, per valige e borse. I piumini racchiusi in sacchi di plastica troveranno posto su ripiani sistemati in alto, nella posizione più scomoda, in modo da rendere più facile l’accesso agli altri capi. Per facilitare l’igiene sarà bene utilizzare gli appositi profumatori da armadio che evitano i cattivi odori e tengono ben lontane le tarme (quasi invisibili, ma davvero distruttive) dai capi in lana. Se lo spazio disponibile lo permette, in ogni camera matrimoniale sarebbe sempre bene sacrificare almeno una parte della stanza per ricavare un armadio che sia perfettamente sufficiente per due (per lei e per lui) e degli scomparti accessibili molto comodamente, nei quali sistemare le vestaglie, le camicie e le scarpe. E’ evidente che una simile soluzione richiede qualche compromesso, ma i “costi” sono sempre senz’altro ripagati dai “vantaggi” dalla praticità.

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Come si progetta un armadio.

Quando si vuole acquistare un nuovo armadio è dunque assolutamente necessario avere chiaro quella che può essere la comparazione più adatta alle nostre specifiche esigenze. Dopo aver quindi provveduto in qualche modo a “contabilizzare” quelle che saranno le cose che avremo da disporre all’interno del nostro armadio, sarà necessario provvedere a redigere una “piantina” in scala, o comunque un disegno abbastanza veritiero della stanza su cui ci troveremo ad operare. Una volta eseguito il rilievo ed averlo perciò riportato in scala, passeremo al vero e proprio “progetto” della camera matrimoniale partendo dal posizionare il letto (che in fin dei conti è davvero l’unico elemento indispensabile in una camera), e nel contempo verificare la posizione e le dimensioni dell’armadio che sarebbe maggiormente compatibile con gli ingombri del letto stesso. Una volta dunque individuati e posizionati gli ingombri per così dire “maggiori”, potremo procedere con l’inserimento del comò, dei comodini e degli altri eventuali complementi.

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I moduli disponibili per i guardaroba

Siccome, nella maggior parte dei casi, gli armadi vengono suddivisi in moduli verticali di misura piuttosto standard, si può tranquillamente parlare di dimensioni di un armadio in larghezza, abbinando queste al numero di moduli da cui esso è composto.

Esistono infatti dei moduli standard che in generale di larghezza sono 45, 50 e 60 cm per le ante singole a battente e 90, 100 e 120 cm per le ante doppie. Componendo queste misure si può in pratica arrivare a riempire qualsiasi parete disponibile. L’attenzione, quando ci si cimenta in tale lavoro, va rivolta soprattutto alla proporzione degli spazi adoperabili in quanto, qualora ci si trovi a dover posizionare un armadio in una nicchia o a stretta tra due pareti, si potrà anche decidere di riempire completamente il vano, mentre se si dispone l’armadio in una parete che lascia scoperto uno dei suoi fianchi, è opportuno che tutto sia calcolato in modo da riempire lo spazio senza che la stanza o i suoi vari “passaggi” ne rimangano impediti.

Circa l’altezza, sono di solito disponibili anche per gli armadio cosiddetti “di serie” numerose misure. Le più comuni sono 200, 230, 260 o 300 cm circa. Nel caso si possieda una stanza con un’altezza di 270 cm si potrà dunque decidere di posizionarvi un armadio alto 260 cm, oppure uno altro 230, a seconda del nostro desiderio di impattare più o meno con il grande volume dell’armadio stesso sullo spazio a disposizione nella camera. Qualora invece si disponga di una stanza alta tre metri o anche più, si avrà la possibilità di scegliere fra usare la parete con un armadio normale, alto circa 260 cm, oppure di riempire la parete con un mobile veramente grande di altezza fino ai 300 cm. Bisogna però essere molto accorti: gli armadi alti tre metri sono molto comodi perché possono essere divisi in due in altezza, ottenendone due vani in cui entrano tutte le tipologie di abiti, anche i più lunghi come le pellicce o i cappotti, però si verifica il problema che i vani o i pali appendiabiti posti più in alto diventino difficili da raggiungere anche con le usuali attrezzature che vengono usate per rendere più facile l’accesso agli abiti appesi molto in alto.

In linea di massima si può tranquillamente dire che per posizionare il vestiario necessario per una persona, sono normalmente sufficienti 3 moduli alti 260 cm, il che sta a significare che in una camera matrimoniale dovrebbe trovar posto almeno un armadio composto con 6 moduli da 45 (270 cm) o uno composto con 6 moduli da 50 cm ( per un totale di tre metri) con un’altezza di 250/260 cm.

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La posizione migliore dell’armadio

Il posto che l’armadio occuperà all’interno della camera ha molta importanza, poiché incide notevolmente sulla disposizione degli altri mobili. La soluzione più logica sarebbe quella di utilizzare completamente un’intera parete e trattare tutto il resto nel modo più semplice e meno invadente possibile per evitare di rimpicciolire l’ambiente, però non è facile rinunciare ai comodini o ad una grande cassettiera per avere un armadio più capiente. Oltretutto se la sbagliata posizione della porta impedisce la completa utilizzazione della parete destinata all’armadio, sarà bene sistemare quest’ultimo nel punto in cui esso risulti meno ingombrante, perché non c’è peggior cosa che entrare in un ambiente e trovarsi davanti un ostacolo grande e grosso come il fianco di una armadio “stagionale”.

Del resto, quando lo spazio lo permette, si possono sistemare gli armadi più liberamente, ma quando la stanza possiede dimensioni limitate è bene fare attenzione ad ogni centimetro.

Quanto alle dimensioni degli armadi infatti, queste possono variare da modello a modello e anche di molto.Per tale motivo è meglio scegliere un tipo componibile (o modulare) o farlo fare su misura, perché in tal modo esso si adatterà sempre bene alla parete e, se occorre, si potrà cambiarne l’ordine degli elementi, unirne altri per ampliare la composizione, o suddividerla se, cambiando casa, lo spazio si modifica.

E’ vero: tutti sanno che l’armadio con ante scorrevoli è il più pratico quando lo spazio è ridotto e non c’è la possibilità di spalancare un’anta senza battere contro il letto o il comodino, ma questo, come vedremo, pur facilitando la situazione in taluni casi, non riduce assolutamente le dimensioni dell’armadio stesso.

Esaminiamo ad esempio la situazione di una stanza da letto “tipo”, cioè di misure piuttosto standard, con una porta ed una finestra posizionate in maniera “tradizionale”. In questo comunissimo caso le pareti a disposizione dove poter posizionare un armadio sono normalmente tre:

La parete ove si trova la porta, a fian co della quale c’è di solito l’interruttore della luce centrale della stanza.

La parete a fianco della porta, e dove purtroppo spesso una parte dello spazio viene occupata dalla porta stessa quando si trova in posizione aperta.

La parete opposta alla porta, che sarebbe ovviamente la più grande perché non subisce decurtazioni di spazio dalle aperture, ma che di solito è destinata ad ospitare più comodamente il letto.

Nel primo caso possiamo trovarci di fronte a una parete che, una volta tolto lo spazio della porta avrà delle dimensioni libere disponibili che variano da 240 cm ai 3 metri e trenta. Ovviamente sono molto più comuni i casi in cui, per mantenere accessibile l’interruttore, rimane a disposizione una larghezza non superiore ai 250/260 cm. Quando si desidera posizionare l’armadio in questa situazione, la cosa migliore da fare è acquistare un armadio a 5 ante (se i moduli sono da 50 cm) e magari dotarlo di un’ultima anta a trapezio (o smusso) per fare in modo che la sua profondità non sia visivamente d’impiccio a chi entra in stanza.

Nel secondo caso (quello che prevede la soluzione preferita dalla maggior parte delle persone) ci troveremo probabilmente di fronte ad una parete disponibile che varia dai 300 ai 400 cm a seconda se la porta aperta occupa o meno una parte della parete in questione impedendo l’inserimento di una porzione dell’armadio. In questo tipo di situazione esiste di solito sempre la possibilità di inserire in questa parete un armadio di dimensioni “standard” di circa 300 cm di larghezza. Quando però la misura della parete disponibile è molto vicina ai 3 metri allora conviene optare per tre possibili soluzioni: o dotare l’ultima parte di un modulo a trapezio (in modo da attenuarne l’ingombro visivo entrando in stanza); o dotarlo di una zona “a giorno” laterale composta da delle mensole o da una libreria che avrà il compito di “occultare” in qualche modo il fianco, attenuando l’impatto che avrebbe la profondità dell’armadio stesso in chi entra; oppure semplicemente preferire una armadio di dimensioni un po’ ridotte, come un armadio a 5 moduli da 50 (250 cm) oppure uno da 6 moduli da 45 (270 cm), in modo che il fianco dell’armadio sia sempre abbastanza dalla persona che entra in camera.

Nel terzo caso, qualora si decida invece di posizionare l’armadio nella parete grande dal lato opposto a quello della porta, si otterrà la più grande misura di parete disponibile nella stanza. Di solito le camere matrimoniali variano dai classici 14 mq (misura minima per una matrimoniale) a stanze che hanno superfici anche superiori ai 25 mq. Nel caso in cui ci si trovi di fronte ad una stanza di misure “normali” (quello ovviamente più comune), avremo quindi a disposizione sul lato opposto alla porta una parete di circa 4 metri o anche più. Questo sta a significare che, in linea di massima, potremmo inserirci un armadio di ben 8 moduli da 50 cm, che può essere già considerato un ottimo spazio per un grande guardaroba. In questa situazione sono altre però le problematiche che possono venirsi a creare perché, se posizioneremo il letto sulla parete di lato alla porta, avremo la necessità di uno spazio a disposizione di almeno 3 metri, per potervi alloggiare sia il letto che i comodini. Se nel contempo posizioneremo un comò di fianco alla porta avremo bisogno di uno spazio che risulti sufficiente, sia per disporvi il cassettone stesso, sia per lasciarci lo spazio necessario alla profondità dell’armadio (60 cm circa), nonché quello indispensabile per la sua apertura (50/60 cm).

Vi sono poi comunque tante altre posizioni e composizioni in cui è possibile situare un armadio.

Una situazione abbastanza frequente è quella in cui si trova chi ha la possibilità di arredare con un’armadiatura una camera dotata di due pareti contigue anziché di una soltanto. In questo caso si predilige quasi sempre la comparazione “angolare” che è quella che permette di sfruttare meglio lo spazio con un contenitore grande ad armadio.

Anche per questo caso specifico è però opportuno fare alcune precisazioni.

Esistono diverse maniere per sfruttare l’angolo e, a parte quelle che prevedono delle vere e proprie “cabine armadio”, quella più comune -quella cioè che prevede di “girare” l’angolo con due ante di ugual misura poste a 90° pur nella sua semplicità a volte risulta un po’ complessa da essere compresa. In questo caso infatti è come se si dovessero in qualche modo “accoppiare” due armadi, mettendoli insieme sovrapponendoli uno all’altro in modo perpendicolare uno all’altro. Questo accoppiamento è quello che però crea confusione in chi deve progettare il proprio armadio ad angolo. Per spiegarsi bene, affrontiamo dunque il caso di che si trova a dover arredare con armadio due pareti prospicienti che abbiano una misura di 200 cm l’una e 3 metri l’altra. Il ragionamento a prima vista più ovvio che verrebbe da fare è che in due pareti con queste misure dovrebbero entrarvi 10 moduli da 50 cm per un totale di 10 ante, 4 dal lato di tre metri e 6 dal lato di tre metri. In realtà l’angolo, dovendo occupare per sua stessa natura l’intera profondità dei due armadi sovrapposti, (cioè 60 cm per ogni lato), viene a occupare un quadrato di 60x 60 cm, in cui non possono essere alloggiate ante. Questo fa diminuire dunque di un’anta ogni lato dell’armadio e avviene perciò che da 10 le ante “teoriche” del nostro armadio ad angolo diventino soltanto otto. E’ bene però aver chiaro che questa diminuzione di ante non pregiudica lo spazio interno che permetterà comunque di adoprare senza problemi un volume pari ad un armadio a 6 ante dal lato di 3 metri e di un armadio di circa 3 ante (due metri meno un’anta a causa della profondità di 60 cm occupata dall’angolo) dall’altro.

Un altro caso che è bene prendere in considerazione nella nostra disamina è quello che prevede l’utilizzo dei cosiddetti armadi “a ponte”. Molto più frequenti nelle camerette da bambini o da ragazzi, queste tipologie di armadi trovano la loro più ideale collocazione in quelle stanze, particolarmente strette e lunghe in cui sarebbe difficile far trovar posto ad un letto ed ad un armadio posti di fronte. In questi casi estremi, si predilige quindi la scelta di uno speciale tipo di armadio in cui viene creata una sorta di “vano” o incavo, dove la profondità dell’armadio viene azzerata (almeno nella parte bassa) e dove dunque può agilmente trovar posto un letto, un comò o una scrivania. La difficoltà progettuale dell’armadio a ponte è legata principalmente alla lunghezza del “ponte” stesso, il quale, per poter essere sufficientemente sicuro, non può superare certe lunghezze. La misura massima consentita per un normale ponte da armadio è di circa 3 metri, ma occorre precisare che le moderne comparazioni “sospese” – le quali consentono la produzione di armadi che possono essere addirittura appesi al muro – permettono in teoria di allargare ulteriormente il vano del ponte, fino ad arrivare addirittura a 4 metri. In una misura di tre metri però è già possibile inserire comodamente un letto matrimoniale completo di due comodini e questo, nel caso delle camere matrimoniali, può già dirsi un ottimo risultato, che libera in pratica una parete attraverso il riempimento di una sola parte della stanza.

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I tipi di anta disponibili per gli armadi

Come abbiamo già accennato, anche il tipo di anta però può incidere sugli ingombri complessivi di un armadio. Nel caso di un mobile ad anta “battente”, infatti, oltre alla profondità standard di 60 cm che l’armadio possiede quando è chiuso, è necessaria un’ulteriore misura che varia da 45 ai 60 cm per permetterne l’apertura delle ante. Nel caso delle ante scorrevoli invece, questo spazio non è indispensabile, è però lo stesso assolutamente necessario lasciare davanti all’armadio una superficie di pavimento libera tale da potervi far sostare una persona, che agisca comodamente di fronte all’armadio per prendervi o riporvi gli abiti. Un altro modello di anta, che però è adesso caduta un pò in disuso è quella cosiddetta “a soffietto”, in questo caso le ante di un modulo “doppio” anziché essere incernierate sui rispettivi fianchi, vengono incernierate l’una alle altre in modo da creare un’apertura appunto “a soffietto”. L’unico utilizzo realmente efficace di questo tipo di apertura è quello che si ottiene quando si dividono le ante in tante piccole ante di larghezza molto ridotta (20 0 30 cm) in modo che esse consentano di ingombrare poco in profondità quando si aprono. Non sempre però il risultato estetico di queste piccole suddivisioni verticali del frontale dell’armadio risulta gradevole alla vista.

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